La Margherita per il cavallo, incontro a Roma
Nell’ambito della campagna elettorale La Margherita ha organizzato ieri a Roma un incontro con la stampa, nel quale Luca Marcora (responsabile agricoltura della Margherita, n.d.r.) ha voluto prospettare le innovazioni che potrebbero essere apportate al sistema ippico da un nuovo governo. «Va rilanciato il ruolo pubblico dell1ffllZ, che non può limitarsi alla gestione delle corse e delle scommesse ippiche» ha detto Marcora, che poi ha toccato quasi tutti i temi che riguardano il settore. «Il Mipaf, in accordo con il Ministero dell’Economia dovrà chedere all’Unire una programmazione annuale di eventi adeguati sia numericamente che qualitativamente, assegnando uno stanziamento da definirsi in base al piano di investimenti predisposto dall’Unire stessa. E per quanto riguarda Tris, Quarté e Quinté bisogna ridurre il numero e rivalutarle in modo da farne il fiore all’occhiello in questo comparto di scommesse». Marcora ha poi affrontato il problema della disciplina da migliorare «aggiornando e rivalutando il ruolo di UnireLab e attraverso la trasparenza delle decisioni delle Commissioni di Disciplina», dei rapporti con le Categorie che dovranno diventare più stretti e costruttivi, dell’allevamento e delle lacune tecniche dell’Ente «recuperando il personale di altri uffici Mi1fZ con vocazioni tecniche, effettuando corsi e tenendo un rapporto stretto con le Società. C’è da pensare a una nuovà programmazione delle corse quotidiane e a un calendario dei Grandi Premi che impedisca il logorio dei cavalli di vertice». Particolarmente seguito il punto della promozione e dei rapporti con gli ippodromi. «Vorremmo investire tutte le risorse della promozione su una Tv nazionale sul genere della francese Equidia. E rilanciare gli ippodromi e le loro strutture di accoglienza. Al posto del Fondo Investimenti si può creare un vero “credito sportivo” che valuti gli interventi e le garanzie reali dei richiedenti. E l’Unire dovrebbe contribuire fino ad assorbire anche totalmente gli interessi passivi dell’operazione». Naturalmente seguito anche l’aspetto dell’occupazione «creando un meccanismo per la riduzione dei contributi a carico dei datori di lavoro a scalare nell’arco di un quinquennio»
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