Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
La Gazzetta dello Sport: Il calvario di Jag, il bis di Jardy (20.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 20/2/2006
Letto 858 volte
Dimensioni 2.78 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

Il calvario di Jag, il bis di Jardy
Prima l’assalto, poi un clamoroso crollo mentre il campione in carica strega il Paris

— Faceva quasi tenerezza Jag de Bellouet, mentre arrancava ai fianchi del futuro vincitore Jardy, quando al termine del Paris mancava ancora un quarto di gara. Rendere 50 metri ad avversari che trottano 4 chilometri in meno di 1.15 è un’impresa ai limiti dell’impossibile e la scelta di Gallier di portarsi subito all’esterno del leader Jardy, senza nemmeno far rifiatare il suo campione dopo una partenza fulminea, è quantomeno discutibile. Jag de Bellouet, nei primi 1000 metri percorsi fra seconda e terza ruota, è stato cronometrato in 1.11.5: troppo, anche perché la pista era inzuppata d’acqua.
Il calvario di Jag è tradotto dal settimo posto nell’ordine di arrivo e l’impresa di Bellino II rimane unica. Nel 1976 il fuoriclasse di Jean-Rene Gougeon «chiuse» il poker con Cornulier, Amérique e France (in cui era penalizzato di 25 metri) recuperando ben 75 metri allo start (allora la corsa era sui 3150 metri), ma erano altri tempi. Il paragone tra due epoche tanto distanti è sbagliato e fuorviante, ma va detto che la pista di Vincennes, rifatta nel 1993, era molto più ostica e i cavalli agivano di pura potenza, senza sviluppare le velocità attuali che rendono sempre più difficoltoso il recupero di metri.
Una tesi sostenuta dallo stesso Christophe Gallier, alla fine tutt’altro che dispiaciuto: «All’atto pratico il tentativo si è rivelato un po’ azzardato, ma andava fatto. Quando mancava più di un chilometro alla fine mi sono accorto che Jag era in difficoltà, mentre Jardy viaggiava bene. Ora il cavallo si fermerà per la stagione di monta».
Stesso destino anche per Jardy, a segno per il secondo anno consecutivo nel Paris. «L’ho preparato appositamente per questa corsa — ha detto il trainer e driver Jean-Michel Bazire —, perché sulla lunga distanza si trova a meraviglia. Per battere Jag c’era solo una strada: andare al comando e tenere veloce l’andatura, per fargli pesare il più possibile la penalità. Il finale è stato lento (ultimi 500 metri da 1.17.1 n.d.r.), ma è normale visto il ritmo della prima parte. Dopo la stagione di monta, Jardy rientrerà nel GP de Sud-Ovest del 2 aprile a Bordeaux».
Buon secondo lo svedese Lass Drop, in sulky al quale Dominik Locqueneux ha realizzato un piccolo record: è finito secondo nell’Amérique, nel France (in entrambi i casi con Gigant Neo) e nel Paris, le tre prove al sulky più importanti del meeting parigino.
Oggi 4 italiani: Efra (già a segno a Vincennes), Halfpenny ed Ecume des Jours nel Prix Cahors e Da Sempre Par nel Prix de Gannat al montato.
Matteo Pierelli

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&