(l.m.) Sono poco più del 5 per mille i cavalli che nel corso del 2005 sono stati trovati positivi ai vari controlli antidoping, confermati poi dalle seconde analisi. L'Unire ha diffuso i dati relativi all'attività nel controllo antidoping sui cavalli da corsa e da concorso ippico. Il Commissario Straordinario Francesco Saverio Abate e il Segretario Generale Franco Panzironi hanno presentato alla Commissione di Controllo del Senato della Repubblica una relazione che illustra l'attività e l'impegno dell'Ente nel campo del controllo antidoping connesso alla frode sportiva e al benessere animale. I controlli sono stati effettuati in tutti e 43 gli ippodromi in attività in Italia dal nucleo di 58 veterinari che collaborano con l'Ente.
Per ogni giornata di corse sono presenti all'ippodromo un veterinario responsabile e un veterinario coadiutore. I veterinari espletano la loro attività attraverso le visite pre-corsa che prevedono l'identificazione ed il controllo generale sullo stato di salute del cavallo, e delle visite post corsa  con prelievi di routine (sangue/urine) per i controlli antidoping. I cavalli che vincono le corse ordinarie e si piazzano nei Grandi Premi sono inviati d'autorità al doping in più le giurie di gara hanno la facoltà di richiedere controlli antidoping anche per cavalli che non si sono piazzati nei primi posti della corsa, ma che abbiano corso in maniera anomala rispetto alle proprie caratteristiche.

L'Unire è dotata di una specifica struttura, la Commissione scientifica, che svolge attività consultiva e propositiva in materia antidoping prevedendo azione di farmaco vigilanza, con l'obiettivo di individuare eventuali sostanze proibite dal regolamento corse o molecole vietate dalla legge. I controlli vengono effettuati anche sui puledri portati alle aste che si tengono al centro di Settimo Milanese (Mi) onde evitare che vengano effettuate somministrazioni illecite di ormoni. Nel corso del 2004 sono stati effettuati 26.618 controlli post corsa tendenti a determinare l'impiego di sostanze farmacologiche generali sulle quali i soggetti positivi, confermati dalle seconde analisi sono stati 134. Sempre nel 2004 sono stati poi effettuati 8518 analisi per corsa tendenti a determinare la presenza di una soglia elevata di diossido di carbonio (TCO2) che viene somministrato attraverso sonda intestinale ai cavalli con lo scopo di evitare la formazione di acido lattico nei muscoli e quindi di aumentarne la soglia di resistenza allo sforzo fisico. In questo caso i positivi sono stati 44.

Nel 2005 i controlli sono stati 25.003 per quanto riguarda il post corsa e 7.913 per il pre corsa e l’incidenza media dei cavalli trovati positivi è stata di poco superiore al 5 per 1000. 133 i positivi ne controlli post corsa e 42 in quelli preventivi. Va precisato che, oltre ai farmaci curativi non consentiti e comunque considerati dopanti, le sostanze proibite dalla legge e quindi classificate vengono suddivise in due gruppi: sostanze d'abuso e stupefacenti. Al primo gruppo appartengono le sostanze non terapeutiche come la Benzoilecgonina e la Morfina, mentre tra le altre sono inserite molecole comunemente impiegate nella pratica sanitaria come gli anestetici.
Nel 2005 sono stati trovati 14 cavalli positivi a sostanze d'abuso (di cui 3 alla morfina) e 2 positivi a sostanze stupefacenti, una percentuale sicuramente in calo rispetto agli anni precedenti. Nel 2004, infatti erano stati trovati 22 cavalli positivi a sostanze d'abuso e 6 a sostanze stupefacenti (totale 28) mentre nel 2003 erano stati addirittura 42 i cavalli positivi a sostanze d'abuso e 3 quelli positivi a sostanze stupefacenti (totale 45). In tre anni quindi il numero di positività "gravi" si è ridotto di due terzi.

 

 

Anno	Sostanza d'abuso	Stupefacenti	Totale
2003	42 (di cui 1 morfina)	3	45
2004	22 (di cui 4 morfina)	6	28
2005	14 (di cui 3 morfina)	2	16