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Le Voci del Trotto: Unire e legalità - democrazia negata (13.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 13/2/2006
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UNIRE E LEGALITA’ - DEMOCRAZIA NEGATA

 

Da tempo segnaliamo su questo giornale l’illegalità della maggioranza delle decisioni dell’UNIRE nei confronti delle categorie e più generalmente nella conduzione dell’Ente. Non è certo con soddisfazione (purtroppo amiamo l’ippica) che ci arriva la conferma del nostro assunto dai vertici delle categorie, anche da quelle più condiscendenti nei confronti di Panzironi & Soci. Avremmo voluto avere torto, per il bene del nostro sport, che è esaltazione della libertà nella natura, che è cultura, che è passione pura. Ma i mercanti entrati “di spighetto” nel Tempio, si sono allargati e stanno compiendo la loro opera di demolizione sistematica, riempiendo le loro tasche sfruttando il sudore ed il sangue di chi lavora appassionatamente, senza badare che quando il giocattolo non funzionerà più anche per loro sarà difficile trovare un'altra mucca da mungere.

Il signor Panzironi, praticamente padrone incontrastato dell’UNIRE per la presenza di fantasmi nominati alla presidenza o al commissariamento dell’Ente, compie il suo più macroscopico ed appariscente atto distruttivo nei confronti dell’ippica che rappresenta, quando permette che sulle frequenze televisive “ippiche” appaiano le immagini di altre discipline che sono in concorrenza con l’ippica. Insomma, qual è l’interesse di un segretario “plenipotenziario” di un Ente solo e soltanto ippico a favorire e potenziare le scommesse su altri sport, i cui proventi non vanno neanche in piccola parte a rimpinguare le casse dell’ippica, ma anzi sottraggono soldi attraverso le strutture che l’UNIRE mette loro a disposizione?

Per perseguire questo piano di autodistruzione, esemplare è la sottigliezza dell’organizzazione delle cose che si debbono fare per legge, ma che si prova a rendere comunque inutili ed inefficaci.

Le Consulte tecniche, in primo luogo: dopo aver messo le mani avanti per dire con chiarezza che tali organismi non avranno nessun potere pratico, ma solo consultivo (appunto), il Panzironi - UNIRE non permette neanche che ogni categoria possa esprimere liberamente il proprio rappresentante. E pretende di organizzare, a cura dell’ UNIRE (!), delle folkloristiche elezioni, senza controlli, senza notai che ne garantiscano la legalità, probabilmente per non avere neanche il fastidio di far varcare la soglia dell’ Ente a persone che non godano della sua fiducia.

Naturalmente quest’ultima trovata supera ogni limite, e mette in difficoltà i suoi stessi sudditi: infatti l’UPT del fedelissimo Mauro stenta a raccogliere le firme (720) sufficienti a presentare le candidature tra i superstiti del suo decimato esercito: il galoppo decide che la fedeltà non può avere come prezzo il totale abbassamento dei pantaloni, qualche altro che già soffriva dell’abbraccio soffocante del Segretario si defila e non pronuncia il tradizionale “obbedisco”. In parole povere, il piano studiato a tavolino da Panzironi,  dai generali Ughi e Fabbri/Cazzaniga, dal soldatino Gabriele Baldi non sembra stavolta possa avere successo. Si faranno, non si faranno le elezioni – barzelletta? Attendiamo con curiosità lo sviluppo degli avvenimenti. Anche se le imminenti elezioni politiche sposteranno l’attenzione sul futuro ormai prossimo dell’UNIRE. Destra o sinistra? Per merito o per colpa di Panzironi, a seconda dei punti di vista, il Ministro Alemanno conosce già la scelta obbligata di chi ama l’ippica: e ringrazia il suo uomo all’UNIRE.

 

 
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