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Lo Sportsman: Jag de Bellouet l’insaziabile (10.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 10/2/2006
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DOMENICA A VINCENNES IL VINCITORE DELL’AMERIQUE VUOLE PROSEGUIRE LA SUA STRISCIA VINCENTE

Jag de Bellouet l’insaziabile

CLAUDE PIERSANTI
Prix de France viene spesso presentato come la rivincita dell’Amerique. Ma domenica, dopo la straordinaria dimostrazione di forza di Jaq de Bellouet nella corsa-faro, sarà difficile trovate degli avversari del campione normanno con effettive pretese di rivalsa. Anzi, se c’è qualcuno che può parlare di rivincita è proprio il fuoriclasse di Christophe Gallier, che lo scorso anno è uscito sconfitto dal France, interrompendo una serie di tredici vittorie consecutive dopo un percorso completamente contrario.
Si potrebbe pensare che "nell’entourage dell’orco” si respiri aria di vendetta, ma questo sentimento non rientra nella mentalità di Gallier, che ricorda senza alcun problema il catastrofico scenario di dodici mesi fa, con Jag bloccato, squilibrato e poi squalificato a metà della retta d’arrivo quando si apprestava a lottare per la vittoria. «Alla base di tutto ci fu la partenza con il numero 1 alla corda che mise subito in difficoltà il mio allievo. Il resto venne di conseguenza. Lo scorso anno Jag fu sconfitto dalle circostanze, non dai rivali, e posso assicurare che il cavallo nel France era ancora al top, nonostante avesse nelle gambe un meeting pesante».
Nel France, esattamente come due settimane fa nell’Amérique, l’interesse di tutti sarà catalizzato da Jag de Bellouet. Gallier è conscio della grande responsabilità che l'attendeno lui e il suo primaserie, ma il giovane trainer di Lingreville ha ormai fatto l'abitudine alla pressione. Il suo antidoto e il lavoro. «Il cavallo ha ben recuperato lo sforzo dell’Amerique. Credo che non sia mai stato così bene in questo momento della stagione. Corriamo il France per vincere, però in una corsa così, nella quale non ci saranno tempi morti e tutto potrebbe risolversi per pochi millimetri, sarà necessario poter fruire di un buon percorso».
Jaq de Bellouet domenica ha la possibilità di diventare il quattordicesimo in grado di doppiare Amérique-France nello stesso meeting, l’ultima a riuscirci è stata l’americana Moni Maker nel 1999. Un exploit che tutti gli appassionati attendono e che Gallier ritiene che il suo allievo possa meritare. «Jag ha vinto tutte le più grandi corse del programma parigino, sia a Vincennes sia ad Enghien. Gli manca solo questo Prix de France, che correrà per la terza volta: due anni fa è stato battuto da Naglo, lo scorso anno è successo quello che è successo. Mi dispiacerebbe veramente se il mio concludesse la carriera senza mettere il sigillo su questa corsa.
Jag si è sempre trovato a suo agio sui 2100 metri, tanto da essere il primatista di Vincennes (1.10.1, nel René Ballière 2004) sulla distanza. Gallier non dubita delle possibilità del suo allievo, che stima possa andare molto forte. «Il cavallo è extra e non è escluso che domenica lo proponga completamente sferrato. Nell’Amérique i suoi piedi non hanno sofferto, l’usura dello zoccolo è stato normale. La decisione, in questo senso, la prenderà il mio maniscalco di fiducia, Patrick Guillard, anche in base delle condizioni ambientali e allo stato della pista. In caso di bel tempo e di fondo perfetto il mio potrebbe anche esprimersi a media record».
Il France potrebbe anche non essere l’ultima fatica di Jag nel meeting. «Dodici mesi fa il cavallo ha preso parte al Prix de Paris un po’ stanco e qualche giorno prima della corsa era comparsa anche la tosse. Ed è per questo che, anche di recente, ho affermato che allora avevo sbagliato i tempi di preparazione. Questa volta Jag ha raggiunto il top nel Cornulier ed è quindi ancora pieno di energie. Nel caso vada tutto bene nel France, potrei anche pensare di presentano nella maratona del Paris, anche se sarà costretto a rendere 50 metri. Non nascondo che mi piacerebbe vedere Jag vincitore nello stesso meeting di Cornulier, Amérique, France e Paris, impresa sinora riuscita soltanto a Bellino Il».

 
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