Contu si prende tutto En plein del trainer sardo con Green Again e Runaway Terzo Kirsh davanti a Rivaldo, che aveva vinto lo scorso anno col nome di Grufoso ROMA - Un dominio assoluto sul terreno duro di Capannelle asciugato dalla gelida tramontana che ha spazzato la capitale. Franco Contu si porta a casa lo Steeple Chase di Capannelle per la quarta volta nelle ultime dieci edizioni (‘96 Trebly, 2003 Il Profeta e 2004 Windlight le precedenti). Il trainer sardo lo fa a modo suo, sellando il vincitore Green Again e il secondo arrivato, l’atteso Runaway Eve, per un doppio che aggiunge ulteriore prestigio alla già decorata scuderia Amalita. «Emozionato? Beh, in questa prova mi era andata anche meglio, ma sono felice per Green Again, che ci ha dato una grandissima gioia dopo due anni di sofferenze». E un Franco Contu che lascia trasparire poco del batticuore post-corsa. E ne avrebbe motivo, visto che nel 2004 sellò i primi tre sul traguardo, ovvero Windlight, Silvio Lo Svelto e Cecco Stayer. Ma le cose non sono state così semplici. Lo Steeple di Capannelle è stato sì lineare nello svolgimento, ma combattuto per gran parte del percorso, 4,2 chilometri e 19 salti. Era una sfida fra due primattori dell’ostacolismo italiano: contro i due allievi di Contu, Paolo Favero schierava tre pedine, compreso, oltre a Kirsh e Anatolio, quel Grufoso vincitore un anno fa, che poi si scoprì essere Rivaldo in una storia di scambio di identità fra le più controverse e mal gestite dall’Unire. Per Favero c’è stato poco da fare: la superiorità atletica espressa dai due saltatori targati Contu alla fine è stata schiacciante. Ma, dicevamo, le cose non sono state così semplici. Al via Dalfors imponeva subito un ritmo elevato ma il resto del drappello non lo lasciava scappare. Una vera e propria dichiarazione di guerra. E battaglia vera è stata fino alla fine, con almeno due secchi cambi di marcia, comunque ben sopportati dai concorrenti. In sette sono partiti, in sei, sono arrivati con i primi quattro piuttosto vicini. Hoppy Zar è caduto poco dopo il 14°salto, per un inciampone forse dovuto alla stanchezza. Dalfors, dunque, è rimasto in testa fino alla penultima diagonale, quando l’accelerazione di Runaway Eve dava un’ulteriore scossa. Dalfors e Anatolio calavano, ma il nuovo leader non faceva vera selezione e così sull’ultima piegata passava il compagno Green Again e se ne andava al penultimo salto, staccandosi in retta e chiudendo facile su Runaway e Kirsh. Quarto Rivaldo, lontano Dalfors. Contu aveva un motivo per festeggiare: «Se Runaway è un signor cavallo, col quale abbiamo programmi ambiziosi, per Green Again oggi si è chiusa una lunga rincorsa iniziata due anni fa, quando si fece male. Aveva due tendini piegati. Era costato un po’, il proprietario mi ha dato il tempo per recuperarlo». Nicola Melillo
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