Nuovo Quinté piatto ricco per giocare

Dopo un inizio un pò stentato è arrivato il Quinté e anche il Quarté ha cominciato a ingranare. La spinta verso l’alto comincia a farsi sentire e quello di oggi sarà un nuovo appuntamento da seguire, da giocare. Una spinta che arriva innanzitutto dalle quote, che hanno iniziato a far sentire il profumo di un mucchio di euro alla gente. E non a caso, dopo qualche settimana senza squilli, il gran botto di venerdì scorso, quando il Quinté ha pagato 68.186,03 euro e il Quarté 29.714,26, ha risvegliato l’interesse. Non è certo un caso se mercoledì il Quarté programmato su una corsa, oltretutto riuscita, di Torino, ha superato i 600mila euro di movimento e grazie alla quota pagata di oltre 43mila c’è da attendersi un nuovo impulso alla scommessa.
Il salto in alto è stato evidente, visto che il Quarté è passato da un movimento pari a un quarto fino a metà di quello della Tris programmata sulla stessa corsa. E anche le quote, all’inizio poco proporzionate alla maggior difficoltà, hanno iniziato a diventare decisamente diverse da quelle della scommessa per così dire “tradizionale”.
Quote alte come massimo veicolo promozionale per le nuove ‘scommesse, che proponendo vincite di decine di migliaia di euro diventano certamente più appetibili, sia per il grande pubblico, quello che cerca la fortuna con una manciata di euro, che per i veri e propri giocatori, frenati all’inizio dalla poca redditività di Quarté e Quinté in rapporto all’elevato investimento necessario per compilare un sistema abbastanza ampio. A un piatto ricco non si può mancare e le due giocate cominciano davvero a far pensare a tutti che sia un piatto davvero interessante, ad alta redditività. Che giustifica quindi la giocata occasionale, ma anche quella che prevede un bell’esborso di denaro.
Fondamentale per garantire entrambe è la definizione del prodotto. Perché dalla costruzone della corsa dipende molto, moltissimo. In una prova il più possibile equilibrata la distribuzione del gioco è infatti molto omogenea e anche un eventuale favorito non sposta più di tanto l’ammontare della quota. Al contrario in una corsa “squilibrata”, nella quale c’è un gruppo diviso a metà fra quelli che contano e quelli che non contano, il rischio è di avere una quota bassa visto che la maggior parte delle giocate da indirizza su un nucleo ristretto di soggetti.
Il Quarté e il Quinté hanno dimostrato di poter essere un arma formidabile, di poter puntare a qualcosa di davvero diverso da tutto ciò che l’ippica ha proposto finora. Una giocata logica, ippica, che può regalare un sogno a breve termine. Oggi andrà in scena una nuova puntata di una storia che promette molto e che tutta l’ippica dovrebbe sostenere con convinzione. Costruendo bene quelle corse da cui può dipendere davvero un futuro pieno di soddisfazioni.