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Lo Sportsman: Alla ricerca di regole sulle scommesse ... (2.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 2/2/2006
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Alla ricerca di regole sulle scommesse per via telematica

Il gioco in rete “made in Italy” cerca regole certe e, con ogni probabilità, i Monopoli di Stato daranno in tempi brevi una risposta alle richieste degli operatori. In quella autentica babele che è attualmente il settore delle scommesse internet - sia sullo sport che sull’ippica — Aams sta infatti per riportare un po’ d’ordine con un decreto attuativo della Finanziaria 2006 che dovrebbe spazzare via i dubbi sulle attività lecite e su quelle illecite. Se n’è discusso, anche con toni accesi, ieri a Roma in un convegno organizzato da Sicon, Aams e Unire con la collaborazione di Totosì.
Il riassunto della situazione nelle parole di Giovanni Maggi, Direttore delle Relazioni Istituzionali di Sisal. «Parlare di ‘regole del gioco’ per le scommesse equivale in questo momento a parlare di regole sul telematico. Alcuni concessionari sportivi hanno deciso di operare da subito, dopo la circolare Aams del 2003, distribuendo le card per la ricarica dei conti deposito ma interpretando, in certi casi, in maniera troppo fantasiosa la norma: il risultato è stato lo sviluppo di situazioni di raccolta al di fuori delle agenzie totalmente anomale».
Il punto critico è che in Italia sono nati come funghi migliaia di centri di raccolta telematica collegati alle agenzie sportive, che invece di "promuovere" l’attività della concessione con servizi accessori al cliente on Iine hanno pensato bene di trasformarsi in mini agenzie, con evidenti e continui abusi nell’attività di raccolta. «L’Amministrazione ha proseguito Maggi - deve dare certezze e corretto spazio concorrenziale a tutti, tutelando gli interessi dello stato e dei giocatori. necessario poi ricostruire un tavolo di concertazione tra operatori e Amministrazione, un passaggio fondamentale per ricostruire delle regole ultimamente un po’ sfi lacciate».
E mentre l’ippica europea chiede a gran voce di veder riconosciute delle royalties sulle scommesse accettate via Internet sulle corse dei cavalli, anche neI nostro Paese potrebbe crearsi un problema di raccolta telematica “borderline”. Il Sicon (Sindacato Imprese Concessionarie) ha infatti denunciato casi in cui, grazie alla ritrasmissione in diretta via satellite delle gare ippihe, vengono raccolte illegalmente giocate in punti che apparentemente vendono solo le ricariche delle card per giocare sull’ippica on-line, ma che in realtà svolgono a tutti gli effetti il ruolo di intermediari per le scommesse. Per questo, gli operatori hanno chiesto all’Unire la costituzione di un’anagrafe dei decoder per arginare le situazioni di illegalità o la leggera differita delle gare, con l’esclusiva della diretta solo per le agenzie.

 
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