SCOMMESSE: PALMIERI (PRES. SICON) : "TUTELARE I CONCESSIONARI DALLA CONCORRENZA SLEALE"
(p.g.) "Dopo la concorrenza dei bookmaker esteri oggi dobbiamo affrontare il problema dei "ctd all’italiana"; un fenomeno che sfrutta il telematico per aggirare le regole e crea concorrenza sleale: le attività in essere devono rispettare il sistema concessorio: i concessionari sono accerchiati e minacciati dalla raccolta "telematica spuria", che rappresenta un pericolo anche per le entrate erariali”. E’ quanto dichiarato da Raffaele Palmieri, Presidente del Sicon (Sindacato Imprese Concessionarie) nel corso del convegno "Le regole del gioco" lo stato dell’arte delle scommesse telematiche in Italia. La raccolta classica rappresenta ancora l'85% del mercato e per questo va tutelata. L'obiettivo di oggi è tornare a un confronto e poter dare il nostro contributo come operatori. Bisogna definire le regole e canalizzare i canali di raccolta. I concessionari devono poter continuare ad operare nelle regole dando il proprio contributo, grazie all'esperienza sul ca mpo, riuscendo anche ad anticipare la richiesta del mercato.Tutela giocatori, certezza entrate erariali, applicare la Finanziaria, sono tre punti fermi da cui partire come detto anche dal Direttore Generale dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, Giorgio Tino. Il mercato lo abbiamo creato noi operatori partendo sei anni fa da zero."
SCOMMESSE – AVV. PENCO: “TUTELA E RISPETTO DELLE REGOLE, PER IL SUCCESSO DEL GIOCO”
(p.g.) “Un bel gioco è quello tutelato. Il rispetto delle regole è fondamentale”. Lo ha spiegato Massimo Penco, nel suo intervento al convegno “Le Regole del Gioco” - Lo Stato dell’arte delle scommesse telematiche in Italia. “Due concetti – ha proseguito - in antitesi sono innovazione e stabilità: il mercato necessita di sviluppo ed anche di certezze. L'attuale sistema prevede che lo Stato autorizzi l'esercizio della raccolta. Ma c'è un trattato europeo che liberalizza i servizi, il che vuol dire che chiunque dall'Inghilterra, e cito un paese a caso, potrebbe venire a esercitare qui da noi la sua attività. Ma il trattato non impone un'attuazione delle regole. E' ammessa una deroga alla libera prestazione di servizi nel quale uno Stato può tutelare i cittadini per motivi di ordine pubblico. L'interesse tutelato nella deroga deve essere proporzionato alla libertà che si va a limitare. Portogallo e Grecia hanno tutelato il monopolio, adducendo motivazioni er ariali, una motivazione che è stata respinta dalla corte europea”.“Stanley non solo vuole venire qui a fare il vostro mestiere – ha concluso Penco rivolgendosi ai presenti - ma pretende di venire in Italia a fare il proprio. All'interno del mercato unico vi sono delle peculiarità da tutelare. Remunerare gli investimenti è importante, ma bisogna guardarsi bene intorno. La Finanziaria 2006 prevede l'inibizione per i giocatori italiani verso i siti esteri: la rete annulla di fatto la territorialità. La certezza delle regole consente di stare dentro o fuori il mercato”.
SCOMMESSE – DI LEVA (AAMS): “IL MERCATO TELEMATICO E’ LA PROVA CHE L’ITALIA E’ ALLLA PARI CON GLI ALTRI PAESI”
(p.g.) “Il mercato telematico dimostra che l'Italia è alla pari con gli altri paesi”. Esordisce così Rosa Di Leva, Dirigente Aams per il settore scommesse sportive, intervenendo al convegno "Le regole del gioco" lo stato dell’arte delle scommesse telematiche in Italia. “Non dimentichiamo – ha proseguito - la diminuzione dei prelievi sugli operatori, che li mette in grado di competere con soggetti esteri. Il palinsesto delle scommesse italiane abbraccia ormai 21 mila eventi, e non ci si ferma al semplice calcio o alle tipologie più comuni. Ricordiamo, inoltre, che oggi si può scommettere "live" su eventi televisivi (Il Grande Fratello), o, ed è un altro esempio, sugli sport invernali. Il miglioramento economico nel rapporto concessorio ha portato ad un fortissimo recupero di introiti per circa 20/30 milioni di euro”.”Molto – ha dichiarato Di Leva - è stato fatto e ancora molto c'è da fare, soprattutto per il settore telematico: i dati da un lato ci dicono che è in fortissima espansione (tassi di crescita del 20% mensile). E non solo: a gennaio di quest’anno rispetto al 2005 le scommesse a quota fissa hanno registrato un aumento percentuale del 49%. L' amministrazione deve essere, e sarà a fianco degli operatori che si comportano correttamente.In primis per tutelare il giocatore, di conseguenza il mercato”. “Il compito dell’Aams – ha concluso Di Leva - è di canalizzare i comportamenti scorretti all'interno delle regole. La prossima pubblicazione di regole certe potrà definire una volta per tutte quali sono i limiti da rispettare”.
SCOMMESSE – FALCO (GUARDIA DI FINANZA): “LOTTA A TUTTE LE FORME DI ILLEGALITA’ NEL GIOCO ATTRAVERSO CONTROLLO CAPILLARE”
(p.g.) “Contrasto a tutte le forme di illegalità tramite un controllo capillare. Azioni mirate con approfonditi profili di pericolosità. L'impegno del corpo è coerente con le primarie funzioni della polizia finanziaria. L'esercizio delle attività ludiche in contrasto con le regole stabilite dai Monopoli di Stato provoca ingenti danni erariali. La strategia attuata dal parlamento è orientata ad assicurare, nei limiti del buon senso, la propensione al gioco in circuiti controllabili”. La lotta all’illegalità è il tema affrontato da Fernando Falco, Maggiore della Guardia di Finanza, nel corso del convegno in svolgimento a Roma "Le regole del gioco", Lo Stato dell’arte delle scommesse telematiche in Italia.”Nel 2005 – ha proseguito Falco - il corpo ha riservato 490 mila ore/persone per il contrasto ed il controllo di tali attività, nel 2006 le ore/persone previste saranno 600 mila. L'azione del corpo è stata e sarà indirizzata al controllo dei videogiochi e nel controllo di esercizio di raccolta scommesse in favore di operatori stranieri non autorizzati. Da una parte Aams ha ampliato l'offerta di gioco defiscalizzando il prodotto, dall’altra si è innalzato il livello tecnologico di monitoraggio per evitare fenomeni patologici e un inasprimento delle pene.Nel settore delle New Slot, verificheremo che gli apparecchi da divertimento resi disponibili al pubblico siano noti ad Aams. A volte, infatti, ci troviamo di fronte ad interventi ingegnosi sugli apparecchi al fine di evadere il prelievo erariale, congegni dichiarati conformi ma in realtà non idonei al gioco lecito, perché simili ai videopoker. Nel 2005 abbiamo sequestrato 7.550 apparecchi irregolari e sporto 3000 denunce.Per quanto riguarda le scommesse, lo scorso anno abbiamo rilevato violazioni relative alla raccolta telematica per conto di bookmaker esteri, nonché la violazione del divieto di intermediazione.Le denunce per scommese illecite sono state 750. Abbiamo scoperto 150 punti di raccolta abusiva per bookmaker e sequestrato 700 computer”.
SCOMMESSE TELEMATICHE: A TOTOSI' IL 32,6% DEL MERCATO TELEMATICO
(p.g.) Si parla di giochi e di scommesse a piazza Mastai nell’ambito di un convegno incentrato soprattutto sulle scommesse telematiche. Tra i presenti anche il sottosegretario ai giochi del Ministero delle Finanze Manlio Contento, oltre ai maggiori rappresentanti dell’Aams. La dottoressa Di Leva, dirigente Aams, ha rivelato i dati del mercato telematico, nel quale Totosì rappresenta il maggior fenomeno italiano con il 32,6 per cento della raccolta totale.
SCOMMESSE – ALLARA (TOTOSI’): “MODIFICARE TELAIO NORMATIVO ASSECONDANDO LE RICHIESTE DEL MERCATO”
(p.g.) “Ad oggi Totosì ha ricevuto richieste per 1500 punti, ma al momento la normativa non è sufficiente e preferiamo attendere. Se prosperano le situazioni non regolari è perché il mercato lo richiede”. Così Alessandro Allara, direttore marketing di Totosì, nel corso della conferenza sulle scommesse telematiche. “Se il mercato richiede un prodotto non accessibile – ha proseguito Allara - va modificato il telaio normativo. Facciamo un esempio: se i fumatori vivessero in un paese senza punti vendita o con la disponibilità di un unico prodotto, chiunque offrisse un'alternativa avrebbe il vantaggio di soddisfare la richiesta esistente. Noi puntiamo all'estero e ad essere competitivi: gli operatori italiani sono in grado di offrire un prodotto esportabile, ma non ci sono le condizioni per farlo: palinsesto e orari di gioco ristretti, tassazione, limiti al radicamento sul territorio. Bisogna adeguarsi ad un nuovo scenario. Ritengo che la repressione dei book maker esteri in Italia è quanto di peggiore possa capitare agli operatori. Se venisse attuata, in un paio di anni potremmo fare la fine del Totocalcio, un prodotto di monopolio che ha perso attrattiva”. “L'unico scenario possibile – ha proseguito Allara - è auspicare l'ingresso di grandi gruppi, anche italiani, per condurre il legislatore a fare modifiche in ottica di un mercato globale. Non possiamo restare relegati alla logica del "negozio", che non rappresenta l'unico scenario esistente. Vorremmo rispondere con i fatti alla competitività di tutti gli operatori esteri, non pensiamo di essere da meno. Ci auguriamo che al più presto venga attuata una precisa normativa sui "totem" per poter essere più presenti sul territorio e per fare molto di più a livello di gettito.Più di 7000 comuni italiani ad oggi sono sprovvisti delle scommesse sportive ed è una situazione che va risolta non aggredendo i book esteri: se la gente vuole spendere per quel prodotto non riusciremo a fermarla. Dovremmo essere noi a proporre la richiesta attesa dal mercato”.
SCOMMESSE – MAGGI (SISAL): “MERCATO ITALIANO IN FASE DI CONSOLIDAMENTO”
(p.g.) “Se gli operatori esteri entrano in Italia rispettando le regole non sono fonte di preoccupazione”. E’ quanto dichiarato da Giovanni Emilio Maggi, Direttore delle Relazioni Istituzionali Sisal, nel corso del convegno dal titolo "Le regole del gioco" lo stato dell’arte delle scommesse telematiche in Italia.”Non credo – ha proseguito Maggi - sia ancora il momento di espandersi verso l'estero, il mercato italiano è ancora in fase di consolidamento. Parlare di regole del gioco per le scommesse è ormai parlare di regole sul telematico. Alcuni operatori hanno deciso di operare da subito, dopo la circolare del 2003, con la diffusione delle card. Sisal, pur essendo pronta già dal 2003, ha scelto di attendere l'emanazione della circolare del 2005: facendo così abbiamo fatto un scelta antieconomica, perdendo mercato. Il problema però è stata la partenza non omogenea del telematico: alcuni hanno interpretato in maniera neanche troppo corretta, ma altri hanno agito di fantasia. Questo ha fatto sì che prosperassero le situazioni al di fuori delle agenzie totalmente anomale. Oggi finanziaria e decreto fiscale impongono la regolamentazione del mercato telematico e dei totem”. “Questo convegno – ha proseguito Maggi - potrà essere un inizio per cominciare un percorso verso le nuove regole. L’amministrazione deve dare le certezze e il corretto spazio concorrenziale a tutti, tutelando gli interessi dello stato e dei giocatori. Per fare questo vi sono diverse strade: si potrebbe chiudere completamente la raccolta telematica e annullare di fatto le situazioni irregolari, ma non basterebbe lo sforzo di diversi corpi di polizia dello stato, portando il mercato ad una situazione arcaica ed antistorica. La seconda strada è quella di dare una strada chiara e precisa: non serve una “Treccani” del gioco, ma poche regole, come autorizzare gli attuali concessionari anche al di fuori delle agenzie, anche tramite i totem, presso tutti i punti vendita ritenuti idonei dall'Aams. Si porteranno così le scommesse ammortizzando i costi, dato che il giocatore, tramite i totem, potranno gestire autonomamente il proprio conto di gioco.Anche i concessionari più piccoli potranno diventare protagonisti importanti grazie al mezzo tecnico di pagamento allo studio di Aams. L'effettuazione della ricarica delle card potrebbe essere limitata all'on-line per garantire maggior controllo. Questa potrebbe essere la scelta migliore per la crescita del settore. Ricostruire il tavolo di concertazione è un passaggio fondamentale per ricostruire delle regole ultimamente un po' sfilacciate”.
SCOMMESSE - PALMIERI (SICON): "CHIESTO AD UNIRE L'ANAGRAFE DEI DECODER PER IL SEGNALE SULLE GARE IPPICHE"
(p.g.) "Ci sono stati segnalati dei casi in cui, grazie alla ritrasmissione in diretta via satellite delle gare ippiche, vengono raccolte illegalmente giocate in dei punti che, apparentemente vendono solo le ricariche delle card, ma in effetti svolgono a tutti gli effetti il ruolo di intermediari per le scommesse". E' quanto dichiarato da Raffaele Palmieri, presidente del SICON, a margine del convegno "Le regole del gioco" - Lo stato dell’arte delle scommesse telematiche in Italia."Trovo positivo che anche il presidente di Snai S.p.A, Maurizio Ughi abbia espresso le nostre medesime preoccupazioni. Abbiamo chiesto all'Unire la costituzione di un'anagrafe dei decoder per arginare le situazioni di illegalità o la leggera differita delle gare, con l'esclusiva della diretta solo per le agenzie".