Jag, un povero ricco Costò solo 6.700 euro: ne ha già vinti più di 4 milioni
— Il solo esborso di denaro, per fortuna, non si traduce sempre con il primo posto sul traguardo. Non basta essere straricchi e comprare il miglior materiale equino per vincere. Lo dimostra, ad esempio, la politica dissennata del team Godolphin, ultimamente protagonista di acquisti di purosangue a suon di milioni (euro, sterline, dollari) con risultati spesso modesti in relazione al capitale investito. Il sogno di conquistare la corsa della vita è più o meno alla portata di tutti e Tony Bin è forse il caso più eclatante: pagato ad un’asta irlandese sei milioni di lire, finì addirittura per vincere l’Arc de Triomphe del 1988 prima di essere venduto in Giappone da Luciano Gaucci per 6,5 miliardi. La teoria dei «poveri ricchi» è stata confermata anche da Jag de Bellouet, il campionissimo normanno che domenica a Vincennes ha centrato il bis nell’Amérique, «chiudendo» il doppio consecutivo con il Cornulier riuscito al solo Bellino II nel 1975-1976. Ebbene, proprio Jag, nel settembre del 1998, è stato acquistato yearling alle aste di Deauville da Christophe Gallier per l’equivalente di soli 6.700 euro. Ora il suo conto in banca è di 4.186.000 euro, cifra-record per un trottatore francese: General du Pommeau, secondo, si è fermato a quota 3.570.568 euro. Buona parte del suo bottino, il «cannibale» l’ha costruito nelle sue 4 partecipazioni all’Amérique, disputato la prima volta nel 2002 (seconda vittoria di Varenne), all’età di cinque anni. Finì ingloriosamente tra i non piazzati, ma due stagioni dopo arrivò un buon terzo posto (sette giorni dopo aver sbancato il Cornulier) nell’anno del trionfo di Kesaco Phedo: un ideale trampolino di lancio verso la splendida doppietta degli anni successivi. E ora, prima di una parentesi stalloniera, Jag de Bellouet ha nel mirino un altro obiettivo: sconfiggere la maledizione del France, che molto spesso,in passato, ha colpito i vincitori della classicissima. L’ultima vittima illustre è stato proprio il campione dei Gallier, che 12 mesi fa sembrava imbattibile (restava su 13 vittorie consecutive) eppure tamponò un avversario in retta finendo col rompere. Negli ultimi 15 anni, solo Coktail Jet (1996) e Moni Maker (1999) sono riusciti a firmare il doppio, anche se va detto che in altre occasioni per scelta (come ad esempio Varenne), per problemi fisici (Ina Scot) o per polemiche varie (Dryade des Bois) l’eroe dell’Amérique non ha poi preso parte al France. Intanto, per applaudire la passerella del campione di Gallier, domenica a Vincennes sono accorse 35.000 persone. In tutta la Francia, sul convegno parigino, sono stati scommessi 40,1 milioni di euro, nuovo record assoluto che supera i 39,9 milioni puntati nel 2001, quando vinse Varenne. Matteo Pierelli |