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La Gazzetta dello Sport: Malabar ha già una medaglia (25.1.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 25/1/2006
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Malabar ha già una medaglia
Il proprietario: «Far teciare all’Amérique è una vittoria»

— La lotta per entrare fra i «magnifici 18» che domenica si daranno battaglia nell’Amérique è, come sempre, serratissima. Quest’anno sono 31 gli iscritti e stamattina il primo forfait dovrebbe dare una prima sfoltita alla lista. Chi non ha problemi di somme vinte ed è sicuro da tempo di esserci è Malabar Circle As, lo svedese acquistato a novembre dalla scuderia Golden Stars che prenderà parte per la seconda volta alla classicissima dopo il nulla di fatto del 2004, quando ad imporsi fu Kesaco Phedo.
Sulla magica pista nera parigina, il figlio di Malabar Man ha già corso parecchie volte e con risultati molto apprezzabili: ha vinto il Roederer 2004 e si è piazzato secondo nel Laurent 2003 e terzo nell’Hemard 2003, sempre con in sulky Torbjorn Jansson. Questa volta, invece, Malabar Circle As, farà coppia con Andrea Guzzinati (all’esordio assoluto nell'Amérique), che può vantare come miglior risultato a Vincennes il secondo posto con Diorz nel Prix de Belfort dello scorso dicembre. «Per un driver — attacca Guzzinati jr — guidare nell’Amérique è il massimo, o quasi. Domenica ci sarà tantissima gente e la tensione sarà alle stelle. Noi abbiamo il vantaggio di non avere pressione addosso. Il nostro obiettivo è un piazzamento. Il favorito secondo me è Jag de Bellouet: domenica ha dimostrato che la classe, alla fine, viene sempre fuori».
Venerdì scorso, Malabar Cirde As ha lavorato a Vincennes in coppia con Svante Bath, il trainer svedese che lo segue fin da quando era puledro.
«E’ andato tutto bene — sostiene Gianluca Risso, comproprietario del cavallo assieme a Luca Stendardo—: è in grande salute e sulla pista nera si trova a meraviglia. Noi partiamo da questo presupposto: il sogno di ogni proprietario è quello di partecipare un giorno all’Amérique. Ci siamo riusciti e quello che verrà, verrà. Un piazzamento sarebbe un risultato molto positivo e Malabar Circle ha i mezzi per ottenerlo».
L’impresa di Jag de Bellouet nel Cornulier di domenica scorsa ha rivoluzionato un po’ la vigilia. «Per noi — conclude Risso — cambia poco visto che avevamo deciso di esserci in ogni caso. Jag è un campione, ma non dovrà sottovalutare Kazire de Guez e Mara Bourbon, che saranno al massimo».
Matteo Pierelli

 
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