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La Gazzetta dello Sport: Festa del galoppo in Dubai, atto primo (19.1.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 19/1/2006
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Festa del galoppo in Dubai, atto primo
Il trainer Antonio Peraino unico italiano: «E’ una meraviglia. Obiettivo un successo»

«Ci vuole coraggio a venire fin qui e a sfidare il mondo intero». Chi parla dal Dubai è Antonio Penino, 43 anni di cui 20 passati ad allenare cavalli e a prendersi qua e là qualche gioia importante — come è stata la vittoria di metà dicembre nel Criterium di Pisa con Villa Sciarra — per avere gli stimoli giusti, andare avanti e sperare che il futuro possa essere sempre un pò più ricco.
E proprio Villa Sciarra è uno dei 3 componenti (gli altri Kill Cat e Golden Stravinsky) la piccola spedizione italiana al Dubai Carnival, la lunga festa del galoppo degli Emirati Arabi che inizia oggi e si protrarrà fino alla disputa della Dubai Cup di fine marzo.
Antonio Peraino, unico allenatore italiano presente in Dubai, ci prova per la seconda volta dopo il tentativo dello scorso anno ed è fiero di questa scelta. «E’ un mondo bellissimo nel quale ti viene davvero voglia di lavorare. Uno spaccato di quanto si dovrebbe davvero poter dare ai purosangue in fatto di strutture per ottenere da loro il miglior rendimento. E poi il clima è quello della massima collaborazione».
Il trainer napoletano sarà in pista già oggi nella giornata di apertura con due dei suoi tre allievi. «Villa Sciarra ha una condizionata sui 1400 metri e lo monterà Mik Kinane, Kill Cat corre un gruppo 3 molto impegnativo sul miglio e avrà in sella Jamie Spencer. In ogni caso ho imparato una cosa importante: lo scorso anno arrivai con i cavalli proprio a ridosso delle corse e questo fatalmente mi penalizzò. Stavolta ho trasferito i miei tre cavalli due settimane orsono, il tempo giusto per cercare un corretto ambientamento, anche considerando la differenza di temperatura tra l’inverno italiano e quello del Dubai».
Dunque un passo avanti sul piano della gestione e della programmazione che Antonio Peraino spera dia risultati degni. «Nel 2005 Kill Cat fu davvero sfortunato: centrò un 2° e un 3° posto. Questa volta mi piacerebbe davvero vincere, provare a Nad Al Sheba il brivido più bello. Certo il rating globale di tutto il Carnival è aumentato: i soldi sono tanti, ma al tempo stesso sono presenti cavalli di vero livello. Come del resto è fatale visto l’importanza che sta assumendo questo lungo meeting invernale ».
Antonio Peraino non vuole fare gerarchie nell’ambito di questa sua sentita trasferta ma è chiaro che a Kill Cat, che resta sull’ottimo secondo posto nel Ribot di Distant Way, chiederà qualcosa di importante. «Il cavallo è migliorato ancora e ha il vantaggio di disimpegnarsi bene sulla pista in sabbia o alla weather che dir si voglia. Non sarà un’impresa facile quella di portare a casa un successo, ma crederci bisogna. Tanto più che anche Golden Stravinsky sta galoppando bene e correrà giovedì 26».
E su Golden Stravinsky potrebbe salire Mirco Demuro che, attualmente in vacanza in Brasile dopo l’operazione chirurgica alla spalla destra seguita alla caduta del 26 novembre a Tokyo, ha una possibilità concreta di andare in Dubai e di restarci una quindicina di giorni. «Mi farebbe piacere— dice Antonio Peraino — essere il primo allenatore che rimette in sella Mirco dopo l’incidente. Ma voglio dargli un cavallo con un vera chance. Per ora vediamo come si comincia».
Sandro Cepparulo

 
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