NESSUN FAVORITO KESACO PHEDO, DAWERO IN RIBASSO, NON SARÀ ALLA PARTENZA Amerique, regna l’incertezza
La verità «vera» che arriva dalla Francia dopo la quarta delle «B» di preparazione, il Belgique, è che la corsa più importante d’Europa questa volta non avrà un netto favorito. Era successo raramente negli ultimi anni da quando era apparsa prima la stella di General du Pommeau e poi quella di Varenne, ma questa volta andrà così. Non sarà probabilmente un Amerique di livello assoluto, ma di sicuro sarà una corsa incerta, spettacolare e «aperta». VERDETTI - Del resto di dubbi il Belgique di domenica ne ha sciolti veramente pochi. Un verdetto però in particolare lo ha emanato: Kesaco Phedo, il vincitore del 2004 non sarà della partita. Ai più era apparso chiaro anche nelle altre corse di preparazione che l’allievo di Jean Michel Bazire non era quello delle stagioni migliori e nell’ultima prova d’appello, il Belgique appunto, Pierre Vercruysse ha tentato il tutto per tutto portandolo al comando, ma dovendosi poi arrendere a traguardo ancora sufficientemente lontano. Morale della favola: piazzamento marginale e cancelli di Vincennes chiusi per domenica 29 (almeno per la prova principale) visto che non ha oltrepassato lo sbarramento dei 31 mila euro di somme vinte nell’anno. Il Belgique ha proposto però un nome nuovo: Keed Tivoli, vincitore ad alta quota (28 contro uno), ma non un vincitore casuale. La sua corsa Maxime Bezier, il giovane driver (neanche 100 vittorie in carriera) se l’è giocata alla grande con 500 metri finali a tamburo battente che hanno fatto la differenza e ora per lui potrebbero schiudersi le porte della Grande Corsa, se è vero, come sembra, che saranno molti i forfait dei grandi nomi rimasti tali solo sulla carta. Il meccanismo dell’Amerique prevede infatti che alla corsa non possano partecipare più di 18 concorrenti e la selezione, fermo restando lo sbarramento dei 31 mila euro annuali, avviene in base alle somme vinte in carriera per cui se alcuni dei più titolati saranno costretti a rinunciare, allora la coppia vincente del Belgique avrà la sua chance. Possibilità del tutto meritate vista la corsa di domenica scorsa. Tra due domeniche in pista ci sarà probabilmente anche Triton Sund che è arrivato secondo sia pure dopo una rottura che lo ha costretto a un lavoro supplementare. In effetti lo svedese ha tenuto fede alle voci che lo volevano in condizione. Senza quell’errore avrebbe probabilmente vinto. Un dato da non sottovalutare. VIA LA MASCHERA - A dire il vero un paio di avversari in... maschera Keed Tivoli e Triton Sund se li sono trovati lungo la loro strada. Primo tra tutti quel Kazire de Guez che rimane a tutt’oggi forse il più affidabile per un posto sul podio della Grande Corsa. Bazire, mollate le guide di Kesaco Phedo, ha corso abbastanza coperto e alla fine pur rendendo 25 metri è arrivato terzo dando però l’impressione di non spingere mai a fondo e suscitando anche qua!cha commento maligno nel senso che avrebbe cercato di favorire in qualche modo il compagno di allenamento Kesaco. Comportamento che non è stato però ravvisato dai pur severi giudici francesi. Comunque che Kazire non abbia corso al massimo delle sue possibilità è stato evidente. Così come è apparso chiaro ai più che anche Mara Bourbon giunta quarta con in sediolo Jean Pierre Dubois abbia badato più che altro a rifinire la condizione. A questo punto si fa sul serio. Tra quindici giorni c’è l’Amerique anticipato dal Comulier (al trotto montato) che si correrà domenica prossima e che vedrà l’estremo tentativo del «Cannibale» Jag de Bellouet. Il tempo dei bluff è finito, ora si gioca a carte scoperte. Luigi Migliacclo
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