CASO A NAPOLI
Portature in pista
Rissa Unire-trainer

(m. f.) Un caso scottante è esploso ieri a Napoli e riguarda il modo in cui l’Unire sta gestendo la regolamentazione professionale delle cosiddette portature in pista, ovvero le prestazioni occasionali di personale ingaggiato a gettone per portare in pista il cavallo che deve correre. Ieri uno dei commissari di campo (Colucci) ha ricevuto disposizione di impedire l’ingresso in pista ai lavoratori non in possesso di un contratto di lavoro di assunzione riconducibile ad un’azienda di lavoro interinale, come per esempio è »Obiettivo Lavoro» con cui il presidente Unag (Grizzetti) ha raggiunto un’intesa fortemente osteggiata dalla sua base. Quasi tutti i lavoratori sono invece inquadrati con prestazioni occasionali, secondo un contratto siglato dalle organizzazioni sindacali nazionali che non è stato evidentemente riconosciuto valido dall’Unire che ha affidato ad un commissario di campo (anziché all’Ispettorato del Lavoro come da legge) l’ispezione fermata dai rappresentanti di Assogaloppo: «Un atto irregolare e incomprensibile — sostiene il presidente Fabio Carnevali — un sopruso nei confronti di lavoratori in regola. Il lavoro nero non c’entra, abbiamo chiamato la polizia per far rispettare i nostri diritti, alla fine hanno permesso ai nostri dipendenti di lavorare con beneficio d’inventano. Ma noi siamo a posto, andremo in fondo alla questione».