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La Gazzetta dello Sport: Keed Tivoli re per un giorno (16.1.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 16/1/2006
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Keed Tivoli re per un giorno
Il Belgique va all’estremo outsider. Kazire buon 3 °dietro Triton

— Il solito ballo in maschera. Anche stavolta il Belgique, ultima delle canoniche quattro B di preparazione all’Amérique, è stata praticamente una non corsa. I più seri candidati alla classicissima, come da copione, si sono studiati, senza mai spingere troppo sull’acceleratore e alla fine sono terminati quasi tutti in un fazzoletto dietro al sorprendente Keed Tivoli, a segno in un 1.13.9 lontano sei decimi dal record stabilito da Kazire de Guez lo scorso anno. E proprio l’allievo di Jean-Michel Bazire, diventato il favorito dell’Amérique dopo i ripetuti flop di Jag de Bellouet, era tra gli osservati speciali e il suo terzo posto è stato confortante.
Partito bene dal secondo nastro, Kazire è stato impiegato totalmente al risparmio, finendo tutto «in mano» al suo interprete alle spalle dell’ottimo Triton Sund, forse il vincitore morale della corsa. Il figlio di Viking Kronos ha infatti sbagliato in partenza, perdendo parecchi metri, ed è poi finito a velocità doppia, conquistando un secondo posto che lascia l’amaro in bocca. Allo svedese serviva assolutamente una vittoria per essere sicuro di far parte dei «magnifici 18», mentre così, con ogni probabilità, rimarrà escluso per le somme vinte insufficienti. Triton Sund era già terminato secondo a Vincennes nel Criterium Continental (corsa alla quale aveva preso parte il nostro Echò dei Veltri) e, vista l’attuale forma, in un Amérique di livello non eccelso avrebbe avuto delle belle chance da giocarsi.
Bene anche Mara Bourbon, quarta finendo ancora tonica nelle mani di Jean-Pierre Dubois. La figlia di And Arifant, vincitrice del Bourbonnais in parità con Su per Light, rimane tra i favoriti dell’Amérique, anche perché fino ad oggi è stata centellinata.
Non ci sarà invece Kesaco Phedo, a cui serviva un piazzamento nei primi due per accedere alla classicissima, visto che dal 1° gennaio 2005 non è riuscito a guadagnare 31.000 euro al sulky. Ieri il figlio di Caballo in Blue è apparso in ripresa, prendendo il comando con un gran volo prima della salita. Ma sull’ultima curva la fatica cominciava a farsi sentire e Kesaco dava segni di cedimento, mentre in terza ruota scattava con decisone Keed Tivoli, che in retta, con un esultante Maxime Bezier in sulky, concludeva facile conquistando a 8 anni la vittoria più importante della sua carriera.
Nel convegno non piazzato Da Sempre Par (Johanna Lindqvist) nel Prix de Rouen (m 2850) andato a Nuage de Lait.
Matteo Pierelli

 

 
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