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QS - Quotidiano Sportivo: Da ieri in pista è braccio di ferro (31.12.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 31/12/2005
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LO SCIOPERO - NEGLI IPPODROMI CAMPANI GIA' IN AGITAZIONE FANTINI E PROPRIETARI

 

Da ieri in pista è braccio di ferro

 

Le speranze di arginare lo sciopero del trotto sembrano naufraga­re. A Napoli, anzi, l'agitazione potrebbe iniziare con qualche gior­no di anticipo. Le associazioni dei guidatori e degli allenatori del trotto campano, infatti, hanno proclamato l'astensione dalla dichiarazione dei partenti già da ieri mattina quando sono rimasti deserti gli uffici tecnici di Agnano (Napoli), del Cirigliano (Aversa) e di Castelluccio dei Sauri (Foggia). Al momento, quindi, nien­te corse domenica 1 e martedì 3 gennaio a Napoli e lunedì 2 ad Aver­sa e Foggia.

 

CONVOCAZIONE L'Unire ha convo­cato per oggi le associazioni dei gui­datori e dei proprietari campani i pali, pur apprezzando il gesto dell'Ente, con un comunicato hanno risposto: «No, grazie. O tutti assie­me oppure non se ne fa nulla». Per tutti assieme intendono la globalità delle sigle firmatarie del documento redatto a Bologna al termine della riunione del comitato intercategoriale. Nel comunicato, infatti, Anagt e Unagt della Campania chiedono: «... che l'invito sia esteso ai firmatari del documento di Bologna, senza formalismi, ma nell'ottica della tutela dell'interesse dell'ippica per dare si­gnificato a un incontro che altrimenti si rivelerebbe improduttivo».

 

SI TRATTA ANCORA Fino a ieri sera si è trattato a lungo almeno per cerca­re di confermare le corse in calenda­rio fino a martedì quando dovrebbe comunque scattare lo sciopero nazio­nale del trotto. Anche «Ippodromi e città», la società che gestisce l'ippo­dromo di Agnano, ha cercato di me­diare per cercare di ottenere almeno questa mattina la lista dei parten­ti, ma pare senza apprezzabili risul­tati.

 

LA RISPOSTA DELL'UNIRE Si attende ora la risposta dell'Unire. II segretario generale, Panzironi, ancora ieri mattina ha ribadito i concetti già espressi nelle altre occasioni ovvero che essendo l'Unire un ente pubblico chi lo rappresen­ta ha il dovere di incontrare soltanto gli esponenti delle associazioni riconosciute dall'Ente stesso e tra queste non figurerebbero numerose sigle firmatarie del documento di Bologna anche perché alcune sono di recente costituzione. Da domani in Campania e da giovedì 5 gennaio nel resto d'Italia, quindi, l'attività del trotto potrebbe venire bloccata e proprio nei giorni in cui si dovrebbero cominciare a riceve­re le scommesse della seconda Tris giornaliera e del quartè. A Na­poli, martedì  pomeriggio è prevista una Tris di trotto e mercoledì la dovrebbe ripetere a Firenze. Al momento queste corse sono a forte rischio per cui l'Unire, in sostituzione potrebbe essere costretta a far disputare gare di galoppo oppure accettare le puntate, ma per l’estero.

 

GALOPPO IN FERMENTO Nei prossimi giorni, il calendario delle Tris farà comunque molto affidamento sul galoppo. Ad esempio, martedì all’ora di pranzo è prevista una Tris alle Capannelle e un’altra mercoledì a Napoli, ma anche in questo settore la situazione non è molto tranquilla. Lo dimostra la Tris di lunedì 2 gennaio programmata a Siracusa che vedrà al via appena 16 cavalli, il numero minimo stabilito dal regolamento. Sono mancati all’appello, infatti, numerosi dei possibili partecipanti provenienti da Roma e Napoli. Il motivo è fin troppo facilmente riconducibile alla mancata corresponsione delle spese di trasferta abrogate dal nuovo regolamento Tris che entra in vigore domani. Una corsa, quindi, soltanto con cavalli locali che non va a vantaggio del livello tecnico della gara. Un elemento in più sul quale discutere.

 
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