NEL 2005 IL CAVALLO SI E PIAZZATO 21 VOLTE SU 25 GARE CORSE Dart Boss, una stagione record
Galà del trotto il giorno dopo. Malabar Circus As ha sorpreso quasi tutti con quella retta d’arrivo devastante. Pegasus Boko, battuto di una narice scarsa, si è confermato, comunque, protagonista in grado di dire la sua pressoché in ogni contesto. Se c’è un cavallo che davvero non finisce mai di sorprendere, però, questo è Dart Boss. IL RE DEI PIAZZAT1 È un cavallo che quest’anno è riuscito ad andare a premio 21 volte su 25 corse disputate, di vincere una Tris con 40 metri di penalità (a febbraio), soprattutto di piazzarsi fra i primi 5 (che sono quelli che prendono i soldi) in 13 Gran premi su 16 disputati da marzo. Un autentico stakanovista delle piste. Fra i piazzamenti due perle: le vittorie nel «Premio Ponte Vecchio» a Firenze e nel «Due Mari» a Taranto. Non si ha la certezza che Dart Boss abbia stabilito un record, di certo si tratta di un’annata da incomiciare. UN ANNO RECORD Se fosse possibile assegnare il titolo di cavallo italiano dell’anno per I trotto, tra i soggetti di 4 anni e oltre sarebbe molto difficile privilegiare qualcun altro. Lo stesso EI Nino, tanto per fare un nome, partito da favorito nel Galà e che poi si è arreso per una rottura alla prima curva, nel 2005 ha vinto circa la metà delle somme che ha incassato l’allievo di Franco Tranchina. Echò dei Veltri, il derbywinner del 2004 ha «riscosso» appena 204 mila euro contro gli oltre 260 mila del figlio di Circus Kall. DRIVER FIDUCIOSO Lo aveva detto Franco Tranchina alla vigilia del Galà: «Il cavallo ha superato un momento di forma non proprio positiva e se trova un posto alla coda ci potremmo anche piazzare». E’ andata esattamente così. Come ir altre occasioni, il guidatore siciliano, uno che parla raramente a vanvera, ha posizionato il cavallo quarto aHa corda per poi uscire all’ultima curva. Si sarebbe addirittura classificato al 2 posto se Malabar Circle As non avesse avuto uno spunto travolgente. E andata bene lo stesso. Onore ai vincitori, ma anche alcuni dei battuti hanno dawero di che sorridere. I 2.100 metri della prova romana non hanno provocato alcun problema al portacolori della scuderia Oltremare, una delle formazioni storiche del trotto del Centro Sud, anche se Tranchina ha posto l’accento su un «vizietto» tipico della programmazione italiana: troppe poche corse sulla media distanza che possono portare a una certa «disabitudine» dei cavalli a correre sui 2 mila metri e oltre. Una disabitudine che lunedì non si è vista, almeno per i primattori della corsa. IL DENTE CHE DUOLE L’unico inconveniente è stata l’onerosa multa (circa 50 mila euro) con appiedamento del guidatore, già scontata, inflitta alcuni mesi dopo il terzo posto ottenuto nella finale del «Lotteria di Agnano» danneggiando un avversario. Una sanzione forse troppo onerosa. Un giudizio che la proprietà cercherà di far rivedere alla commissione di disciplina dell’Unire ricorrendo secondo i termini previsti dal regolamento. Nemmeno questa macchia, comunque, scalfisce il 2005 da favola del figlio di Circus Kall, uno stallone tutto sommato neanche troppo di moda. Che il 2006 possa essere altrettanto ricco di soddisfazionil Luigi Migilaccio
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