La festa del Galà Internazionale Un Santo Stefano alla grande quello del trotto italiano, con in programma il Galà Internazionale all’ippodromo romano di Tordivalle. Una corsa incastonata in un pomeriggio di festa che dovrebbe; riuscire a portare all'ippodromo grandi e bambini. Non solo cavalli, visto che il corollario delle tante manifestazioni in programma ci sarà addirittura la corsa di cani da slitta e la degustazione di vino caldo e speziato con i dolci finlandesi in piego tema natalizio. CORSA DA VEDERE Certo è che lo spettacolo, quello vero, sarà però ancora una volta rappresentato dai cavalli in pista. Dodici partenti, con molto del meglio che c'è in giro per quanto riguarda i soggetti di primissima categoria. Il tema, è noto oramai da qualche giorno, la sfida di EI Nino un quattro anni nato ed allevato in Italia, al top degli importati e a qualche straniero di ambizioni addirittura parigine Enrico Bellei, che lascia il sulky di Lets Go per guidare il figlio di Stallone Jet in cui il suo allenatore, Claus Hollman, ripone grandissima fiducia. Per il recordman dei guidatori italiani lo schema sembra scontato: andare davanti per poi cercare di impostare il proprio ritmo al meglio ma il Turilli ha insegnato che El Nino sa correre anche dietro una schiena, percui l’opzione della corsa di testa non è l’unica possibilità. Saranno altri tre gli indigeni in pista : Zinzan Brooke Tur, sulla cui generosità e sfortuna si è detto ormai di tutto Smorgon tenta l’ennesima resurrezione forte di un numero che, se non altro, dovrebbe fargli evitare un eccessivo dipendio di energie iniziale. Donadoni Ok, che Jerry Riordan ha affidato per l’occasione a Pietro Gubellini. Poi c’è quel Dart Boss che tutti danno sempre per spacciato, ma che alla fine lo trovi sempre là, nel tabellino dei piazzati e anche questa volta Franco Tranchina, uno che non parla mai a vanvera, si è detto fiducioso di poter dire la sua. Pegasus Boko si trova bene a Tor Vergata. Occhio alla sfida di El Nino Luigi Migliaccio |