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Lo Sportsman: El Nino avanti tutta (23.12.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 23/12/2005
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DOPO IL PRIMO PIANO NEL GOLFO L’INDIGENO DI BELLEI VUOLE ESSERE PROTAGONISTA ANCHE A TOR DI VALLE
El Nino avanti tutta

Enrico Bellei e Claus Hollmann fiduciosi sulle possibilità del 4 anni

VIERI BERTI
Reduce dalla... “formalità” espletata nel napoletano Premio del Golfo, El Nino, sempre in coppia con Enrico Bellei, torna in pista a Roma, su quell’anello che lo ha visto “quasi” vincitore nel Turilli, dove fu battuto a fil di palo da Pegasus Boko. Natale a Parigi, per guidare Echò dei Veltri, quindi, e Santo Stefano a Roma, in sulky al figlio di Stallone Jet, una due giorni assai impegnativa per Enrico Bellei, che si esprime così sulla vittoria napoletana del portacolori della Royal Sport: «Era talmente facile quella corsa per El Nino che lui ha pensato bene di portarsi via il ferro all’anteriore destro per rendere le cose più difficili... Scherzi a parte, il cavallo ha corso benissimo, l’ho visto in grande condizione e per Roma sono fiducioso».
Detto questo, Enrico scappa in pista e passa il testimone a Claus Hollmann, il preparatore del figlio di Stallone Jet:
«Nel Golfo El Nino si è presentato circa all’80 per cento della condizione - l’esordio del trainer tedesco -. Aveva nelle gambe un lavoro in 2.01 sulla pista del centro di allenamento sul pesante e con i ferri da riposo. Adesso, dopo la corsa di Napoli, penso proprio che sia al massimo della forma e, in sostanza, è bene che sia così, visto che è su questo obiettivo che abbiamo lavorato negli ultimi mesi».
A Roma, quindi, con grande convinzione: «Direi proprio di sì. chiaro che, rispetto alla corsa napoletana, qui si deve andare più forte perché gli avversari non mancano, ma con un cavallo in questa condizione non si può non pensare alla vittoria».
Ovviamente, sperando di andare davanti... «All’interno c’è Lets Go, che sa partire forte, ma non sempre. Insomma, quando ha corso a Napoli il tedesco non è che? sia scattato così bene, e infatti è rimasto terzo, saltato via anche da Beissinger Hanover. Credo, quindi, che non sia impossibile andare davanti e se ci riusciamo...».
Andiamo più a fondo. Se ci riuscite qual è la misura alla portata di EI Nino? «Beh, i suoi Iimiiti ancora non si sono visti, credo che oggi, andando in testa, che è lo schema che predilige, possa trottare i duermila metri intorno al 2.26».
Fino ad ora EI Mino ha corso sempre con tutti e qu2attro i ferri, tranne a Napoli dove, nome ci ha ricordato Enrico, se ne è pcortato via uno da solo... Mai pensato actl impostarlo sferrato? «No, assolutame?nte. Porta dei ferrettini leggeri e così va benissimo. un soggetto di grande mole, ha avuto ed ha tuttora i suoi problernini, per cui credo che per ora sia meglio non provarci. In futuro, magari, chi lo sa, però ora assolutamente no».
Questa corsa è un parziale punto di arrivo per EI Nino, visto che è un obiettivo sul quale avete lavorato nell’ultimo periodo. A quando l’evèntuale trasferta in Francia? «C’è una corsa a metà gennaio a Vincennes; ma tutto è legato a quel che succederà a Roma. Se vinciamo siamo fuori per somme vinte, e io spero proprio che vada a finire così. Comunque, non abbiamo per il momento fatto programmi precisi, l’unica certezza che ho, al momento, è che bisogna programmarlo impegnandolo per una corsa al mese e non di più. Questa cadenza è quella giusta per mantenere il cavallo sempre in gran forma, allegro e combattivo».

 
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