LA STORIA L’AVEVANO MESSA IN PENSIONE, MA NON PARTORIVA: ORA VINCE PIÙ DI PRIMA Dakota Bi, ma quale vecchietta!
Strana la vita, ancor più quella di un cavallo da corsa, specialmente se femmina. Succede, infatti che magari il tuo proprietario decida di metterti in pensione perché tanto ormai più di quello che hai dato in corsa non potresti più dare, mentre invece una giovane «mamma», se ben servita, può far nascere degli ottimi puledri per un futuro in cui sperare per il tuo proprietario che è anche un grande allevatore. Poi succede invece che il «seme» non attecchisca, niente gravidanza, (a dire il vero quel pallone gonfiato di uno stallone non era neanche tanto simpatico) e allora, piuttosto che buttar via completamente un anno (con quello che costa il mantenimento) ricominciano ad allenarti, ti riportano in pista fino a scoprire che in fondo quel po’ di riposo ti ha fatto bene davvero bene e ricominci a vincere: un terzo posto al rientro, poi cinque vittorie e un secondo posto nelle successive sei corse. Qualche altra corsa e si arriva a dicembre, alla fine dell’anno, e ti dicono «Proviamo a correre il Royal Mares a Napoli, il Gran Premio delle Femmine, hai visto mai... » LA CORSA Si parte, il tuo guidatore, l’Ingegnere, ti posiziona quarta alla corda (meglio non sprecare). Davanti se le danno: c’è quella smorfiosa dell’americana Jujitsu Hanover che che non ci sta a rimanere all’esterno e va a pressare Corail Sugar che parte forte, ma in quanto a resistenza non è il massimo. Jujitsu passa: però, Corali l’ha fatta spendere. Davanti a noi c’è Cannoniera, l’altra favorita: sarà, ma non mi sembra quella dello scorso anno. Ehi, le stagioni passano per tutti. Intanto però davanti vanno: 1’13”6 in un chilometro, con quella frigidona della tedesca Halfpenny che continua a pungolare Jujltsu. Eldora King, la ragazzina della compagnia, non ce l'ha fatta; stava venendo su ed è sbottata di galoppo. Noi seguiamo, andiamo bene, le gambe ci sono, la testa anche. Finché il fiato ci sorregge... Ultima curva: le prime sembrano un pò in difficoltà, proviamo la terza ruota, ma sì: cosa abbiamo da perdere! Siamo in retta, là davanti Jujitsu appesantisce un pò l’azione, Cannoniera avanza, ma non è brillante. Sta a vedere che.. Ma si, dai Ingegnere, dammi briglia che andiamo a prendere quella smorfiosa... DAKOTA ROYAL Questa è la storia recente di Dakota bi. La vincitrice, abbastanza a sorpresa, del Premio Royal Mares che si è disputato domenica scorsa ad Agnano. Capace di giustiziare di un muso una Jujitsu Hanover sfortunata, ma che ha corso comunque anche lei molto bene. Abbiamo voluto raccontarvela pensando un po’ a come avrebbe potuto farlo lei, la cavalla che Mauro Biasuzzi (l'lngegnere) e Jan Nordin (l’allenatore) hanno riportato in corsa dopo aver tentato di ingravidarla e che da allora, compreso il premio di domenica, in quattro mesi ha vinto quasi 70.000 euro, ovvero il 70 per cento di quanto aveva vinto nei precedenti tre anni dl attività, in cui il miglior risultato in un Gran Premio era stato appena un quinto posto nel Filly del Triossi del 2004. Dakota Bl ha vinto probabilmente proprio in virtù della maggior freschezza, ma da quando era rientrata in attività aveva sempre corso bene, come se avesse trovato la propria completa maturazione. Strana la vita di un cavallo e le sorprese che può riservare, complimenti Dakota a marzo se l'lngegnere vorrà, riproverai a fare la mamma. Luigi Migliaccio
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