EQUITAZIONE Un disegno di legge Doping e sevizie ai cavalli la Fise aumenti i controlli»
— Per tanti versi inattesa ma piena di corretti propositi è arrivata ieri — illustrata in una conferenza stampa a Montecitorio a cui ha partecipato in rappresentanza del ministro agricolo Alemanno il dirigente Unire Paolo de Juliis — la proposta di un disegno di legge che codifica e integra lo statuto Unire introducendo disposizioni che impongono alla Federazione italiana sport equestri (Fise) di effettuare "adeguati e sistematici controlli volti ad accertare l’impiego di qualsiasi sostanza dopante nei confronti dei cavalli". Ma non solo. «Si prevede che entro 30 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento la Fise introduca nel regolamento antidoping approvato dalla Giunta Coni controlli sistematici ed efficaci sugli arti dei cavalli e, conseguentemente, le relative sanzioni in caso di positività". Questa la proposta dei Verdi, presentata dal senatore Fiorello Cortiana — segretario della commissione sport del Senato— con rappresentanti dell’Inste (Istituto nazionale studi turismo equestre) e dell’Unirelab, il centro antidoping dell'Unire. Perché "controlli sistematici sugli arti dei cavalli"? La pratica denunciata dai Verdi consisterebbe nello spalmare creme revulsive per irritare le gambe dei cavalli costringendo i saltatori a non toccare gli ostacoli per non aumentare vistosamente il dolore. Il senatore Fiorello Cortiana ha spiegato: «Comportamenti inaccettabili, un vero e proprio doping che non solo falsa i risultati sportivi ma mette a rischio la salute degli animali. Si entra nel campo del maltrattamento". Con profonda conoscenza dei problemi in campo interviene Marco Danese, 46 anni e da 5 direttore generale della Fise. «Noi non siamo stati invitati a questa conferenza stampa e ci dispiace perché avremmo portato un contributo ampio di conoscenze. Senza banalità. Non vediamo la novità di un disegno di legge sul tema, anche se ne siamo ben felici, visto che la Fise da anni è impegnata su questo fronte. In questa stagione siamo a 600 controlli, nella prossima arriveremo a 1000 e basti dire che laFei in tutta l’attività internazionale arriva a 1500 per capire quale sia il nostro range di azione. Naturalmente tutti i test vanno a Unirelab, il laboratori dell’Unire. La percentuale di positività è attorno al 5%, in linea con quella internazionale’>. «Per quanto riguarda — dice ancora Danese — le pomate spalmate sulle gambe di cavaffi per ottenere un effetto revulsivante, oggi i metodi sono ben altri e stiamo lavorando su queffi: utilizziamo la termometria, partendo dal concetto che l’aumento di calore sugli arti sia uno dei sintomi principali del tentativo di creare dolore e di ottenere una performance più importante sui salti’>. Infine una data: «Il giugno 2006 quando verrà adottato il nuovo protocollo della Fei che prevede una distinzione nell’uso dei farmaci: da queffi proibiti, e perciò in grado di alterare ilrisultato di una gara, agli altri utifizzati in alcune situazioni e che possono dare vita a fenomeni di contaminazione alimentare’>.
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