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QS - Quotidiano Sportivo: Idea Unire: tulle le scommesse in un solo giorno della settimana  
Autore: unagt
Pubblicato: 15/12/2005
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IL PUNTO SUL SETTORE DA GENNAIO PREVISTI NUOVI GIOCHI FRA CUI ANCHE LA QUINTÈ
Idea Unire: tutte le scommesse in un solo giorno della settimana

L'ippica si appresta a «riprendersi» il venerdì, la giornata che, una volta, era dedicata ai giochi e alla Tris. L’aumento della concorrenza tra i vari giochi, la proliferazione di schedine e scommesse ha poi di fatto spersonalizzato il gioco Tris. Ora, almeno per qualche tempo, l’Unire tenta una forma di recupero in un giorno della settimana in cui la concorrenza è relava.

LA OUINTE' -  Promuove la scommessa quintè. Si devono indovinare i primi 5 classificati di una corsa questa scommessa che promette grosse vincite. Si inizierà a fine gennaio e la giocata è prevista il venerdì. Il quintè sarà il naturale completamento del progetto che comprende anche la scommessa Vincente e Accoppiata nazionale e che, dal 3 gennaio dovrebbe vedere l’avvio della seconda Tris quodiana e dal 4 della scommessa quartè (una Tris a «quattro») che avrà cadenza bisettimanale, il mercoledì e il venerdì. È una delle novità più interessanti emerse dalla conferenza stampa di fine anno del Segretario generale dell’Unire, Franco Panzironi, che ha abbracciato un po’ tutti i temi del mondo ippico e gettato le basi per il triennio 2006-2008 che sarà di attento monitoraggio e dal quale probabilmente dipenderanno gran parte delle sorti del settore.

SETTORE TROPPO RICCO - Secondo l’Unire, la crisi in cui versa il comparto ippico ha matrici precise: ci sono troppi cavalli e troppe corse. Per tagliare sostanzialmente le seconde, assegnando premi anche più alti, bisogna prima ridurre il numero degli atleti. Gli allevatori, che finora, «pur di vendere tutta la produzione, hanno inquinato il mercato», saranno chiamati a far nascere meno cavalli. Tutto ciò dovrà avvenire nei prossimi 3 anni.

RIDISTRIBUIRE LA SPESA Sembrerebbe un quadro nefasto per un settore capace di fatturare circa 2 miliardi e 750 milioni di euro all’anno e che per la gestione spende quasi 450 milioni di euro. I vertici dell’Ente vorrebbero ridistribuire meglio la spesa affinché risulti più produttiva. In quest’ottica è previsto anche la rivisitazione del regolamento Tris con la riduzione o la cancellazione delle costose indennità di trasferta il che rischia di suscitare nuove proteste delle categorie professionali.

GLI IPPODROMI L’analisi ha interessato anche gli ippodromi. Oggi, solo 3 degli oltre 40 impianti in attività posseggono i requisiti richiesti per l’ordinaria effettuazione delle corse. Chi entro fine marzo non sarà in regola con le richieste dell’Ente rischia la chiusura. Per il futuro si punta sempre più su ippodromi polifunzionali, autentici centri del divertimento che possono essere frequentati tutti i giorni anche quando non ci sono in programma corse, magari collegati ad altre opzioni di gioco o scommessa. La provocazione? «Se venisse dato il via libera ai casinò, quale posto migliore di un ippodromo come Capannelle o San Siro vi sarebbe», ha detto il Segretario. generale? Intanto, riprendiamoci la scommessa del venerdì.
Luigi Migliaccio

 
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