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Lo Sportsman: Controlli Unire contro il lavoro nero (14.12.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 14/12/2005
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A PARTIRE DA GENNAIO

Controlli Unire contro
il lavoro nero

La lotta al lavoro nero è da sempre uno dei compiti più importanti e allo stesso tempo più difficili. Soprattutto in un settore come quello ippico, nel quale la pratica illecita è molto diffusa, tanto da raggiungere in particolari zone livelli assolutamente preoccupanti. Dal primo gennaio 2006 l’Unire aumenterà la pressione contro chi utilizza il lavoro nero. Un vero e proprio giro di vite, iniziato già da qualche mese attraverso raccomandazioni alle Società di corse, incaricate di controllare gli accessi alle piste soprattutto nelle giornate di corse. Ma dall’inizio del nuovo anno i provvedimenti saranno ancora più diretti, così come ha indicato l’Unire in una lettera indirizzata alle Societa di corse. «Non si tratta di una delibera, visto che tutte le norme sono contenute in leggi dello Stato. Da tempo abbiamo iniziato la lotta al lavoro nero e abbiamo dato indicazioni agli ippodromi di controllare seriamente chi si presenta all’ippodromo con i cavalli per effettuare le corse. Perché anche quello che era finora considerato sufficiente, come il cartellino dell’assicurazione al galoppo, in realtà non ha alcuna validità pratica» spiega il Segretario Generale dell’Unire Franco Panzironi.
Paletti ben precisi e controlli davvero efficaci, queste le novità più importanti. «Dal primo gennaio i controlli saranno effettuati anche e soprattutto dagli uomini dell’Unire presenti per la giornata di corse, quindi i Commissari prima di tutto. Verrà controllato chi porta il cavallo in pista, che deve essere titolare di un regolare rapporto di lavoro, sia esso subordinato a tempo pieno o parziale, un contratto a progetto oppure di lavoro interinale, insomma uno dei contratti previsti dalle leggi italiane. Questo titolo dovra essere certificato dal datore di lavoro, che si assumerà quindi tutte le responsabilità».
Anche le sanzioni saranno più pesanti. «Se verrà trovato personale non in regola, questo verrà allontanato immediatamente. Se ciò non avverrà, scatterà subito il ritiro d’ufficio del cavallo dalla corsa. E se verranno riscontrati più casi di presenze non lecite, allora potrà scattare anche la sospensione delle corse. Perché ciò vorrebbe dire che la Società di corse non ha vigilato sulla presenza di lavoratori non in regola come invece prescritto dall’Unire».
Un passo importante, che potrebbe dare una svolta alla lotta contro il lavoro nero. «Fra i suoi compiti l’Ente ha anche questo e siamo decisi ad agire con fermezza per garantire la massima regolarità delle operazioni. Fra l’altro sono partite anche le lettere indirizzate agli ippodromi che riguardano le irregolarità riscontrate nelle licenze o nelle strutture, In questo caso gli impianti avranno tempo fino a marzo per mettersi in regola con i requisiti fissati dall’Ente, E se ciò non sarà fatto non si potranno disputare le corse». MT

 
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