El Nino, una favola travolgente È stato pagato solo 1.300 euro il campione che vince proprio come un uragano
— El Nino di nome e di fatto. Alla grafia corretta manca una cediglia sulla seconda «n» ma Silvana Guasco, l’allevatrice del cavallo che sta accendendo la fantasia, conferma tutto: «Il nome è stato registrato senza cediglia, ma quando ho scelto pensavo proprio alla forza di un potente uragano per quel puledro buono come un pezzo dipane e generoso come nessun altro». Bersaglio centrato. Domenica a Napoli il 4 anni da Stallone Jet ha in effetti dimostrato di gradire il piccolo ciclone atmosferico che ha accompagnato il suo assolo da 1.12.5 nel Premio del Golfo. Ma non è questo il punto. Ei Nino lo è anche di fatto soprattutto per il modo in cui vince: subito in testa, travolgendo qualsiasi ostacolo, quindi lanciato in avanti a scatenare una fUria devastante. Così ad Agnano l’altro ieri, ma anche a Follonica in una corsa come tante dell’ 8 agosto, quando Enrico Bellei pilotò conllpreciso scopo distabilire un record. Ne uscì quello della pista, uno straordinario 1.12.1 inparte replicato 19 giorni più tardi nel Dante Alighieri dominato in 1.12.7 aMontecatini. E se aggiungiamo 11 più «normale» 1.12.8 realizzato il 17 maggio sul tappeto volante milanese, diventano addirittura quattro le vittorie sotto l’1.13, un riscontro difficilmente realizzabile in un’intera carriera. El Nino ha invece solo 4 anni e la sua parabola ascendente sembra appena imboccata se è vero che, come sostiene Enrico Bellei, «ha concluso lo sforzo di Napoli con energie da spendere, malgrado la pista poco scorrevole e dopo aver perso il ferro dell’anteriore destro sulla prima curva. Un nome propiziatorio per una favola ricca di capitoli: «Ho allevato trottatori per 15 anni — prosegue Silvana Guasco — ma da poco tempo ho dovuto chiudere per problemi logistici. Mi ha sempre spinto un grande amore per i cavalli e la passione per il trotto. El Nino è il coronamento di tanti sacrifici, anche economici. L’ho seguito con particolare cura, lasciandolo vicino alla madre Popgun ben oltre i canonici sei mesi visto che la fattrice era rimasta vuota dopo il successivo accoppiamento. E’ venuto su bello, forte, robusto e con un carattere d'oro». A proposito di soldi: «L’ho venduto quando aveva 14 mesi al signor De Sena. Era molto interessato ai figli di Stallone Jet, la trattativa via telefono è durata pochi minuti. Il prezzo? 1.300 euro. Anzi no, due milioni e mezzo di lire, più Iva. La nuova moneta non era ancora entrata in vigore». Eppure Silvana Guasco non lo ha mai visto correre: «Neanche in televisione. E’ diventata una scaramanzia, ma temo che prima o poi mi dovrò arrendere». Magari già dal 26 dicembre. Nel mirino di El Nino c’è il Gala del trotto a Roma, cercando il primo successo in una prova internazionale open dopo il posto d’onore nel Turilli di Pegasus Boko, sempre a Tordivalle. Un esame importante anche in prospettiva futura, possibile passaporto per la pista nera di Parigi. Michele Ferrante
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