NAPOLI, PISA E HONG KONG NIENTE DA FARE PER DONADONI, CHE GIUNGE SECONDO El Nino batte anche vento e pioggia Dionisia rimandata, Rakti dà l’addio
El Nino promosso, Dionisia bocciata, Rakti mesto addio. Questi i verdetti della domenica ippica. Verdetti in un certo senso in gran parte annunciati viste quelle che erano le premesse. Cominciamo da Pisa dove si è registrato il flop di Dionisia (voto 5) nel Criterium. La cavalla appena eletta miglior due anni nostrana (voto 8 alla manestazione) non è riuscita a tener fede alle aspettative (forse eccessive) che l’avevano accompagnata a San Rossore. Sul pesante, su un tracciato particolare come quello dell’impianto toscano e alla fine di una stagione comunque intensa, la portacolori della Razza dell’Olmo è apparsa indiscutibilmente stanca e opaca. Potrebbero aver pesato i tanti chilogrammi di zavorra sotto la sella, figli dei quattro successi in listed accumulati sino ad oggi, ma certo è che quella vista a San Rossore probabilmente non è stata la vera Dionisia. Diversamente avrebbe cercato quanto meno di anticipare lo scatto di Villa Sciarra. Invece Luca Maniezzi, il fantino, è rimasto A nella pancia del gruppo forse conscio del fatto di non essere in sella alla Dionisia dei giomi migliori. PRIMO ALLORO - Onore a Antonio Peraino (voto 7,5) allenatore di un Villa Sciarpa (voto 8) che ha colto il suo primo alloro signiticativo dopo una serie importante di secondi posti. Bene anche Windhuk e anche Sgniaff (voto 6,5 a entrambi) che, involandosi al comando sin dalle prime battute, aveva cercato di cogliere tutti di sorpresa. Ora per i protagonisti un po’ di meritato riposo. La prestazione di Dionisia sembra infatti sconsigliare una trasferta in Dubai. La rivedremo probabilmente a 2006 avanzato. EL NINO IMPLACABILE - A Napoli vento e pioggia si sono fatti sentire ed El Nino (voto 8,5, affidabile) è sembrato quasi a suo agio tra gli elementi naturali. Rispettata la chiave tattica prevista alla vigilia con Enrico Bellei (voto 7,5, implacabile) lesto a portare al comando il suo cavallo e Roberto Andreghetti (voto 7 per il tentativo) costretto ben presto a tentare qualcosa per evitare che la corsa si dipanasse in una lunga fila indiana fin sul palo d’arrivo. Morale EI Nino a menare la danza, Donadoni (il cavallo) a cercare il colpaccio all’esterno. Era scritto però che la fortuna dovesse ieri sostenere solo il Donadoni ex calciatore e attuale tecnico del Livorno. EI Nino sfoderava gli ultimi 200 metri ancora vitali nonostante la pista invasa dall’acqua e riusciva a tenere a distanza l’avversario, mente al terzo posto si piazzava il regolarista Dart Boss (voto 6,5, la regolarità fatta cavallo) che senza strafare vinceva la corsa degli altri battendo anche un opachissimo Zinzan Brooke Tur (voto 5-) per il quale ora l’ipotesi di una trasferta in Francia si fa forse un po’ più ardita. Al contrario sembrano poter puntare a una trasferta parigina i due primi classificati di questo Premio del Golfo anche se Donadoni sembra un filo più adatto alle lunghe distanze delle corse francesi rispetto all’awersario di ieri, che comunque ha dimostrato di essere difficilmente contrastabile quando può comandare la corsa. Infine Rakti (voto 7,5 alla carriera) che all’alba di domenica a Hong Kong ha di fatto chiuso la propria storia agonistica con un mesto undicesimo posto nel «Mile» disputatosi nella città asiatica. Probabilmente la leggera febbre dei giorni scorsi ha lasciato qualche strascico sul fisico del Derbywinner 2002 che a questo punto sarà awiato all’attività stalloniera. Grazie di tutto. Luigi Migliacclo
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