El Nino si scatena Golfo-show in 1.12.5, poi l’ottimo Donadoni
— Un grande vincitore, un degno secondo arrivato. La prestazione super di due cavalli illumina il Premio del Golfo, disputato sotto una pioggia battente e sulla pista di Agnano di conseguenza allentata. El Nino vince, in un 1.12.5 significativo anche se lontano dal record della corsa (1.11.9) segnato nel 1998 da Ruth Bi. Donadoni Ok lo segue a un paio di lunghezze, malgrado gli tocchi un percorso al largo quasi impossibile, visto il ritmo imposto dal favorito guidato da Enrico Bellei, che approda al secondo Gran Premio (dopo il Dante Alighieri di Montecatini) di una carriera in chiara ascesa, nella quale spiccano anche due posti d’onore a cinque stelle, nel Continentale (Bologna) di Passionate Kemp e nel Turilli (Roma) di Pegasus Boko. Gli altri? Tappezzeria o giù di li. Dart Boss sfrutta il miglior numero per incollarsi alla corda e chiudere al terzo posto, davanti a Dionisio Gas, Exploit Caf e a uno Zinzan Brooke Tur rimasto subito tagliato fuori e costretto a remare in coda. A tabellone A Prestige, stesso destino per Elpaso Bi, il più veloce al via, ma superato dopo 200 metri da El Nino, mentre Zinzan Brooke Tur resta al largo, frena e retrocede in coda. Lo sostituisce Donadoni Ok, seguito da Concord Roc e Dionisio Gas. All’interno trottano anche Dart Boss, Concord Roc e A Prestige. Bellei tira fuori il pezzo forte del repertorio di El Nino: un miglio senza soste, come qualche mese fa a Follonica (1.12.1) e poi nell’Alighieri volato 1.13.5, mezzo miglio dal.13.5 e chilometro in 1.12.9 con la marcia più veloce innestata. Il gruppo si sfalda all’ingresso dell’ultima curva (Elpaso di galoppo), dove solo Donadoni Ok resta a galla. Forse Roberto Andreghetti spera che la corsa si concluda come a Torino nel Mirafiori, dove la lepre di turno (Zinzan Brooke Tur) si era fatta rimontare e battere proprio sul palo. Invece El Nino continua a macinare una velocità sufficiente per rendersi intangibile, al terzo tempo della corsa. Infatti la primatista Ruth Bi vinse in 1.12.7 al Sesana: primi 600 metri da anche nel 1997 in 1.12.4. «Giornata infernale — il commento di Enrico Bellei — su una pista inzuppata e poco favorevole alla velocità. In più El Nino ha perso il ferro dell’anteriore destro sulla prima curva. Mi sono spaventato, ma il cavallo è stato ugualmente perfetto e può fare ancora meglio». Michele Ferrante
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