Anche Roma incorona Gilly Lb
La primatista dei puledri dopo il Gran Criterium centra di forza l’Allevatori

ROMA - Potere rosa a Tordivalle. Gilly Lb ha chiuso come da copione, vincendo il Premio Allevatori e marchiando al femminile per il terzo anno consecutivo la classica dei due anni dopo Ellymay e Fauve Grif.
Un successo frutto di una poderosa dimostrazione di forza, da favorita, ma conquistato solo in dirittura, beffando a pochi metri dalpalo un eccellente Giotto d’Alfa, capace di costruirsi, magistralmente pilotato da Alfredo Pollini, una corsa perfetta fino a 20 metri dal palo, quando Gilly l’ha travolto con una superiorità disarmante.
Una conferma pesante, per Gilly sul doppio chilometro, reduce da un successo strepitoso nel milanese Gran Criterium, vinto beffando Giuseppe Bi in uno stratosferico 1.13.8, record europeo dei due anni.
Tutto 24 ore dopo un viaggio in van da Parigi (dove soggiorna presso le scuderie del trainer Philippe Allaire, a Grosbois) a Roma con tappa forzata al Sestriere e dopo mezzora bloccata in autostrada in Val di Susa per il blocco del traffico dei dimostranti anti-Tav. Una cavalla, la figlia di Supergill, che ha dimostrato dunque eccezionale serenità mentale, non risentendo minimamente della disavventura. Ma soprattutto ha messo in mostra un cambio di marcia raro e prezioso, dote che ne fa oggettivamente una fuoriclasse.
Corsa non semplice, dunque, perché al via andava subito Gulfstream, provetta partitrice, seguita da Guendalina Bar e Gilly, chiusa al largo da Galantine, Giordy Bi e Gaston Bi. Dopo un chiometro passato in 1.16.1 si spegneva Galantine, ma Andrea Guzzinati decideva di rimanere allo steccato con Gilly ("era presto e non valeva la pena rischiare", dirà il driver) e agli 800 metri finali la contesa si accendeva grazie alla progressione al largo di tutti di Giotto d’Alfa, Grande Armee e Gallant Kronos. Gilly si posizionava in scia a Grande Armee e sulla curva, mentre cedeva Gulfstream, con Giordy e Gaston che emergevano, al largo volava Giotto d’Alfa che si staccava dal gruppo. Inutile, il tentativo del figlio di Defi d’Aunou, perché Gilly era travolgente e chiudeva in 1.16 netto (quattro decimi più del record di Viking Kronos) su uno sfortunato Giotto e su altre due femmine, Grande Armee e Guendalina Bar, eccellenti comunque in una prova bella e spettacolare.
Quinto Gallant Kronos su Gaston Bi, incapaci di parare i missili che arrivavano da tutte le parti.
Pollini alzava bandiera bianca: "Ci ho provato e credo proprio che non avrei potuto fare di più. Peccato, perché il palo era proprio vicino".
Andrea Guzzinati lascia un pensiero al rivale-amico: "Dispiace aver beffato sul palo proprio Alfredo. Sono contento di aver saputo attendere il momento giusto, perché, una volta rassicurato da Allaire sulla tenuta sui 2000 metri, mi sono affidato al cambio di marcia di Gilly. Apertosi un varco in curva, il gioco era fatto".
Nicola Melillo

Andrea Guzzinati «Ha proprio tutto»
ROMA — Andrea Guzzinati è entusiasta di Gilly Lb: «E’ speciale per le doti fisiche e per la testa. Pronta, attenta, carica, duttile, vogliosa di vincere e con uno scatto travolgente. E’ raro trovare puledri senza difetti. Speriamo si mantenga così».

Domani si votano gli Oscar galoppo
— Domani sera a Viareggio si assegnano gli «Oscar del galoppo», premio promosso dall’Unpcps (proprietari galoppo) dal 1996.
Nove le categorie designate: 2 anni maschi e femmine, 3 anni maschi e femmine, sprinter, rniler, classici, handicapper e ostacolisti. Voto affidato a una giuria di 15 esperti.
Ma anche il pubblico, tramite Internet, potrà scegliere il cavallo più meritevole.