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Le Voci del Trotto: Cazzaniga furbo di tre cotte (05.12.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 5/12/2005
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CAZZANIGA FURBO DI TRE COTTE

Abbiamo grande ammirazione per Tino Cazzaniga, presidente degli Allevatori, e per Gianfranco Fabbri, ex presidente e suo ispiratore. Nessuno mai aveva così ben rappresentato una categoria, ed i due compari hanno procurato ai loro Soci tutti i vantaggi possibili. Non solo: ma studiano notte e giorno per rendere la loro vita sempre più “dorata”, mungendo le prosperose poppe della mucca ippica fino all’ultima goccia di latte. Stavolta la strategia è stata davvero napoleonica: Tino pubblica tempo fa su di un quotidiano di prestigio una lettera in cui definisce “immorali” i compensi per la Tris erogati a proprietari e guidatori ed i relativi rimborsi spese. L’UNIRE, diceva in sostanza Cazzaniga, potrebbe risparmiare quei soldi. Panzironi non ci pensa su due volte, e con una delle sue sciabolate taglia di molto tali compensi, per cui dal 1° Dicembre in effetti chi partecipa alle Tris non sa quanto prenderà, sicuramente molto meno di prima. Ma questa è solo la prima parte. Lo stratega Tino irrompe sulla scena e, fingendo di dimenticare quanto ha detto provocando il doloroso taglio, si presenta alle categorie taglieggiate come il salvatore della Patria. Si offre, con l’avallo di qualche ingenuo rappresentante dei guidatori, di battersi affinché il maltolto sia ridato a chi già lo riceveva, ma stavolta sotto forma di monte premi. Gli sciocchi abboccano, ed innalzano inni d’amore verso questo disinteressato Presidente. E nessuno si accorge del gioco delle tre carte che il Tino nazionale ha messo in atto sulla pelle degli altri. I soldi dei rimborsi spese erano “esclusivamente” degli allenatori e proprietari: dati invece sotto forma di monte premi, debbono sottostare al “pizzo” degli allevatori, che prenderanno anche su questi il 20%. Capito allora? L’ANACT, Cazzaniga e Fabbri non lasciano neanche le briciole, razzolano su tutto. Percentuali sui premi dei cavalli che hanno venduto, anche se si tratta di brocchi passivi per chi li ha comprati; percentuale sulle qualifiche; percentuali sui puledri che realizzano un tempo di prestigio (questa solo per loro, niente per i proprietari). Con l’aggravante che su queste percentuali nulla debbono, al contrario dei proprietari, agli allenatori grazie al lavoro dei quali ciò è possibile. Insomma ora vogliono il pizzo anche sui rimborsi TRIS, trasformati in monte premi: e pretende, Tino Cazzaniga, di essere anche ringraziato.

C’è ancora chi, oltre agli allevatori, è disposto a dargli credito?

 
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