Il Tg flash del Comitato delle 12.00 (1.3.2005)

Data 2/3/2005 20:34:30 | Argomento: 

Il caso.
Forse Tino Gianfranco (detto Franco) Cazzaniga potrebbe meglio rispondere a tutto.

Riprendiamo e pubblichiamo dal mensile "Dai Trotta" 13 interessanti quesiti rivolti dagli allevatori lombardi al proprio delegato, sig. Carlo Pietrasanta.

Nell’ultimo scorcio del 2004, travagliato per l’economia in generale, particolarmente per l’ippica, che si ritrova a dover fare i conti, con una crisi perenne per il reperimento dei fondi necessari al sostentamento del settore, sono state convocate le assemblee regionali ANACT.
Dall’assemblea lombarda, e dai successivi dibattiti, sono scaturite domande che i firmatari di questa lettera vogliono porre al proprio delegato, sig. Carlo Pietrasanta.
Tra i temi toccati durante l'assemblea lombarda, notevole rilievo hanno assunto le variazioni dello Statuto. In particolare chiediamo al delegato Pietrasanta di chiarirci i seguenti punti:

1) Quando entreranno in vigore le nuove norme statutarie e di conseguenza, quando verranno indette le elezioni per il 2° vicepresidente che tali norme impongono?
2) Se è vero le elezioni del 2° vicepresidente riguarderanno solo le regioni del centro-nord e quali?
3) Cosa cambierà alla luce del tanto nominato articolo 5 dello statuto, prevede 3 categorie di allevatori?
In particolare l'eleggibilità alle cariche esecutive è riservata ai cosiddetti allevatori-agricoltori?
4) La norma che consentirà la rieleggibilità (dopo il secondo mandato) riguarda esclusivamente la carica di Presidente o anche gli altri Organi esecutivi?
5) Quale funzione avrebbe e: quali poteri sarebbero attribuiti ad un eventuale Presidente Onorario?

Ci asteniamo dal porre, al nostro delegato regionale, domande riguardanti la consistenza del montepremi 2005, e le relative provvidenze all’allevamento, ci sembrerebbe francamente troppo, solo chi possedesse capacità divinatorie sarebbe in grado di rispondere.
In considerazione dal fatto però, che nell'assemblea lombarda si è discusso di enucleazioni, in particolare è stato annunciato il progetto di riattivarle, addirittura definendo, per voce del Presidente e del Segretario dell'.Associazione, l'ammontare dei premio (3.500 euro ogni due fattrici enucleate), chiediamo:

6) I motivi che hanno spinto l’ANACT ad abbandonare il progetto delle enucleazioni, destinando i fondi all'acquisto di uno stallone (è di questi giorni la notizia dell’acquisto di Malabar Man);
7) Come valuta da delegato lombardo questa scelta, tenendo in considerazione che, di uno stallone di proprietà dell'ANACT, al quale verranno destinato 150 fattrici all’anno, e di conseguenza, con poco più di 100 puledri registrati ogni anno potranno usufruirne un limitato numero di allevatori, ma soprattutto che a beneficiarne saranno solo una tipologia di allevatori? Ed inoltre, per quante stagioni di monta dovrebbe funzionare Malabar Man per "accontentare" lo stesso numero di allevatori che avrebbero beneficiato delle enucleazioni?
8) Riguardo alla Sua, personale, iniziativa esposta sinteticamente durante l'assemblea, di impedire a fattrici con almeno 4 prodotti in età di corsa di continuare l'attività produttiva (eliminarle dallo stud book) qualora non dimostrassero di rientrare in determinati standard di produzione (record e somme vinte); non ritiene di ledere il diritto che ogni allevatore dovrebbe avere, quello di poter scegliere cosa fare con i propri soldi? Conferma che tale Sua iniziativa nascerebbe dalla richiesta (del Presidente Ernesto Cazzaniga) di eliminare 500 fattrici dallo stud book?
9) Non modo sia necessario mettere in atto, modificando le attuali norme che regolano l'iscrizione al Libro genealogico del Cavallo Trottatore Italiano, misure protezionistiche a favore dei cavalli indigeni, già in atto in paesi europei quali la Francia, che di fatto obbligano i propri allevatori a rifugiarsi nel nostro Paese e a “cibarsi” del nostro montepremi? Se è vero che cavalli come Viking Kronos e Daguet Rapide danno lustro al nostro Paese, è anche vero che il ritorno d'immagine, è l'unica "entrata" che abbiamo a fronte di un'ingente uscita in termini di montepremi.

In previsione delle scadenze primaverili che riguardano l'iscrizione alle aste chiediamo:

10) Da chi, a quale titolo e con quale legittimità, sono stati introdotti i limiti di età delle fattrici per le Aste Selezionate, dopo che un'Assemblea dei soci ANACT si era chiaramente espressa contro tali limiti?
11) Se non sia il caso di rivedere e modificare l'istituzione della Commissione che visita i puledri dell'Asta Selezionata, a Maggio-Giungo, non garantendo di fatto, che il puledro, presentato alle aste 3 mesi dopo la visita, sia esente da difetti.

Parafrasando la slogan tanto in voga in quest'ultimo periodo, "meno sprechi” “meno tasse", le poniamo le seguenti domande:

12) A quanto ammontano i costi per l’allestimento delle aste, (in particolare per l'approvvigionamento di fieno e paglia) e quanti cavalli per quanti giorni dimorano mediamente nel Centro UNIRE per le aste ANACT?
13) Augurandoci che Bartali Ok possa diventare il prossimo stallone leader a livello mondiale, qual'è la Sua opinione sull'investimento della somma di 600.000 euro effettuato dall' ANACT per concluderne l'acquisto?

Convinti che la carica che ricopre La induca a risponderci esaustivamente e puntualmente ad ogni domanda e riponendo fiducia nella Sua pazienza, confidiamo che i 13 temi non rievochino una cena tanto famosa, ma una vincita al "nemico storico" totocalcio.
Grati per l’ospitalità e per l’attenzione distintamente salutiamo.

Gruppo allevatori lombardi

L'opinionista:" Attenzione, perchè si potrebbe generare l'impressione (cattiva e falsa naturalmente, da parte dei soliti maligni) che tra ragionieri e ragionieri e tra ragionieri e faccendieri ci sia il medesimo protocollo d'intesa".




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