Ecco servito il buco di 55 milioni di euro

Data 15/12/2004 19:34:02 | Argomento: 

Considerazioni a margine del "Bilancio di Previsione UNIRE per l'esercizio finanziario 2004”.
Esaminando il Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2004 e la relativa relazione del consulente fiscale UNAGT dott. Mariano Pazzi, riteniamo doveroso riportare alcune considerazioni, di carattere generale e di merito, sulle quali, a mio avviso, sarebbe opportuno e urgente richiedere delucidazioni:

1. Il Bilancio di Previsione UNIRE (delibera n. 4 del 19.2.2004) contempla un contributo di 35 milioni di euro a fondo perduto. Nella relazione di “Premessa” (clicca qui) si specifica che per il 2005, l’obiettivo inderogabile sarà quello di raggiungere una situazione di pareggio finanziario in assenza di ulteriori contributi ministeriali. Nella relazione delle “Entrate” si presume un prelievo dalle scommesse Tris per un importo pari di € 140.000.000 (clicca qui) e medesima previsione è formulata per l’anno 2003 (clicca qui) . Dato che il movimento globale tris per l’anno 2003 è stato di euro 616.000.000 per un prelievo del 20.8% inferiore a euro 130.000.000 e che, per il 2004, il movimento tris è in leggero calo rispetto al 2003, non è difficile calcolare un errore di previsione, per difetto, di ulteriori 20.000.000 di euro. 20.000.000 di euro che sommati ai 35.000.000 del non riconfermato contributo costituiscono il buco di 55.000.000 di euro di cui tanto si parla. Buco causato dai tagli dei minimi garantiti, garantiti per legge, di cui al punto 3 (all. 3). E’ interessante notare come i 35.000.000 di euro concessi come contributo straordinario dal MIPAF per il 2004 corrispondono a minori entrate, per una somma equivalente, provenienti dai prelievi Unire sulle scommesse effettuate nelle agenzie ippiche (clicca qui) (315 280 = 35 – cifre in milioni -);

2. Una prima osservazione di carattere generale: ogni anno l’importo dei residui attivi – (somme da riscuotere dai precedenti esercizi finanziari UNIRE) - è notevole, sia in linea assoluta (rappresenta il 50% circa delle entrate dell’Ente), sia in rapporto ai residui passivi – impegni economici non ancora pagati dall’U.N.I.R.E. -. Riscuotere i crediti con notevole ritardo rispetto alla scadenze e effettuare i pagamenti, come è giusto, regolarmente comporta, all’evidenza, già per sé solo, pesanti conseguenze in termini di interessi per il deficit di cassa. Tanto è vero che le uscite per interessi passivi dell’anno 2003 ammontano quale previsione definitiva a 4 milioni di euro e addirittura salgono a 7 milioni di euro per il 2004. Costi che potrebbero essere utilizzati per i fini istituzionali dell’UNIRE e quindi per il montepremi e anche per l’organizzazione delle corse dei cavalli, per iniziative previdenziali e assistenziali in favore di allenatori, guidatori, fantini, artieri, per il miglioramento dei centri di allenamento e di allevamento, per il finanziamento degli ippodromi per la gestione dei servizi resi (dpr 169/98, artt 1, 12 e dl 449/99 art. 2 punto 1);

3. Nel merito, suscita non poche perplessità la previsione di una riduzione (v. all. 4-5) di 80 milioni di euro di residui attivi (crediti da riscuotere) relativa a minimi garanti del 2003 rispetto ai crediti rilevati negli anni precedenti. Ulteriore riduzione per altrettanti 80 milioni di euro potrebbe verificarsi per un assestamento conseguente al lodo arbitrale 26.5.2003, che ha condannato il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per le Politiche Agricole (responsabili di denunciati ritardi e/o inadempimenti nei confronti di 171 agenzie) ad un risarcimento del danno nei confronti dei concessionari, si tratterebbe dell’ennesima attribuzione sulle spalle degli operatori ippici degli inadempimenti altrui. Infatti, all’UNIRE vanno, per legge (art. 12 D.P.R. 169/98), gli introiti delle scommesse sulle corse dei cavalli: se, per una deliberazione arbitrale rituale – e quindi avente forza di sentenza - i Ministeri sono stati condannati ad un risarcimento del danno per proprie inadempienze, ciò non può intaccare l’introito dei minimi garantiti, i quali debbono essere sempre e comunque pagati;

4. Per quanto riguarda la gestione del segnale televisivo, risultano pagate somme (ingenti) per “canoni servizio TV”. Ora, dal consuntivo 2002, si evidenziano residui attivi (cioè crediti da riscuotere) al 31.12.2002 per l’anno 2002 di 15 milioni di euro, e per gli anni precedenti di oltre 12 milioni di euro, per complessivi quasi 28 milioni di euro, mentre eguale somma per spese di gestione e trasmissione segnale televisivo, sembra risultare dai bilanci UNIRE quasi interamente pagata. Come appare spiegabile che siano stati pagate decine di milioni di euro, e non riscosse invece somme agli stessi titoli, con pericoli per la riscossione (vedasi solvibilità dei debitori) e con certezza di perdite per interessi passivi nel ritardo? Questi interessi passivi, che sono parte del bilancio, se confermati, rischiano di incidere negativamente anche sul montepremi.

Il Presidente UNAGT
    Enrico Dall’Olio




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