COORDINAMENTO CATEGORIE PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE

Data 31/5/2010 22:07:00 | Argomento: associazione

Coordinamento Categorie
proclama lo stato di agitazione


Il coordinamento delle categorie professionali del trotto e del galoppo italiano, preso atto della mancata approvazione da parte dei ministeri competenti del bilancio 2010, verificate le difficoltà finanziarie dell'Ente Unire che non è in grado di far fronte ai "presunti " debiti pregressi accumulati nel tempo ed in maniera "bipartisan" dalle varie gestioni politiche del medesimo, non può che constatare l'attuale incertezza programmatica, strutturale ed economica del settore, anche a seguito della legge 185 con la quale lo Stato, pur erogando un finanziamento di 150 milioni di euro annui per il biennio 2009-2010, richiede di converso oltre 200 milioni di debiti pregressi che comporterebbero l'esaurimento del montepremi per l'anno in corso già dal mese di luglio 2010.
Rileva inoltre come tale incertezza possa diventare cronica con il nuovo cambio alla guida del MIPAAF che, giocoforza, comporterà la diluizione dei tempi di risoluzione delle problematiche in essere.
Deve considerarsi oramai superato qualsiasi limite di sopportazione per le 50.000 famiglie coinvolte nella continua altalena di "proclami, piani industriali e dichiarazioni" sovente contrastanti gli uni con le altre, e le altre con le precedenti; e  ribadirsi l'assoluta ed improcrastinabile esigenza di chiarezza e rispetto per le migliaia di lavoratori e professionisti coinvolti nell'indotto ippico che hanno contribuito da decenni come contribuiscono tuttora a sostenere un settore di elezione per la qualità e la quantità dei risultati internazionali ottenuti ancora quotidianamente dal trotto e dal galoppo italiano.
Il Coordinamento, tutto quanto sopra premesso ed esposto, proclama lo stato di agitazione e l'astensione dalla dichiarazione dei partenti con data da determinarsi sin dalla prossima settimana, autoconvocandosi per giovedì 3 giugno al fine di valutare le modalità di attuazione di una protesta di piazza atta sensibilizzare i Ministeri e le Istituzioni vigilanti, “ i media ” e l'opinione pubblica sulle delicatissime tematiche in essere, con l’auspicio che il Ministro Galan e il Governo Berlusconi vogliano tempestivamente intervenire con l’autorevolezza che gli compete per una rapida soluzione della  questione ippica.





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