AL DIRETTORE DI LIBERO VITTORIO FELTRI
Caro Direttore,
dopo mesi di lotte e di battaglie pensavamo, che con il grande intervento del Ministro Zaia, che non finirò mai di ringraziare, l’ippica avesse finalmente voltato pagina. Invece ci troviamo qui di nuovo a combattere per la nostra sopravvivenza. Stavolta però, non capiamo, siamo increduli in quanto è difficile comprendere come possa accadere che dopo un intervento di 175 milioni di euro ancora non ci siano i soldi per pagare il montepremi.
EFFETTO CASCATA
Questo fatto provoca un effetto a cascata, l’UNIRE non paga, il proprietario non paga il guidatore, il guidatore non paga artieri e fornitori, tutta la filiera si blocca e le famiglie non hanno i soldi per fare la spesa. Ci dicono che fermare di nuovo le corse probabilmente sia un errore, ma il nostro stop vuole essere uno stop di riflessione. I primi ad essere danneggiati “dall’astensione dei partenti” siamo noi ippici, ma quando i conti proprio non tornano dobbiamo fermarci a farli meglio. Oltre ai 25 milioni di euro che stanno per arrivare nelle casse dell’UNIRE, il Governo si è impegnato attraverso una Legge a versarne altri 150. Questi soldi che ancora non sono stati versati all’UNIRE, sono comunque un assegno circolare in quanto qualunque banca di fronte ad una Legge delle Stato, farebbe a botte per avere l’onore di anticipare una parte della cifra che occorre per pagare gli arretrati. A questi 175 milioni di euro sono da aggiungere gli incassi effettuati nel mese di Gennaio che se pur in diminuzione rispetto allo scorso anno sono comunque una somma cospicua e si aggirano intorno ai 25 milioni di euro, circa 15 milioni attraverso il gioco sulle agenzie ippiche, oltre 5 attraverso il gioco Nazionale e 5 attraverso la TRIS. Da semplice cittadino mi domando, ma il totale non fa 200 milioni di euro? E sempre da semplice cittadino mi chiedo come mai non ci sono i soldi per pagare gli arretrati? Noi ci fermiamo ma se qualcuno ha un’idea migliore siamo disposti al dialogo.
TROPPA DISPARITA’
Un ultima cosa: voci interne all’Ente ci hanno riferito che i dipendenti dell’UNIRE a fine mese siano stati regolarmente pagati. Se ciò fosse vero sarebbe grave, perché tutti gli ippici dovrebbero stare su una stessa barca, ma la nostra è una zattera e stride pensare che dall’altra parte ci sia uno yatch.
Enrico Dall’Olio Presidente UNAGT
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