Alla Camera il Ddl sulle agenzie storiche con le modifiche proposte dal Comitato di Crisi.
Una svolta importante, attesa con trepidazione da chi da giorni lotta con sacrificio per salvare l’ippica: è partito in Parlamento l’iter per l’approvazione del disegno di legge sulla messa a bando delle agenzie storiche e nel documento sono contenute le modifiche proposte dal Comitato di Crisi.
Ecco i particolari nel comunicato diffuso oggi dal presidente Unagt. “Oggi alla camera è stato presentato il disegno di Legge 1707/A comma 7 dell’art.1/bis con le correzioni richieste dal Comitato di Crisi. La messa a bando delle 329 Agenzie storiche, prevista per il 1 gennaio 2009, prevede che l’extra gettito sarebbe andato in parte al montepremi, in parte al Coni. L’ulteriore richiesta del Comitato di Crisi, su consulenza dell’avv. Abbamonte, è che i soldi destinati al montepremi del 2009 pari a 218.000.000 di euro sia un impegno del Ministero delle Finanze. Gli operatori ippici in questo modo non subiranno ancora le insolvenze delle agenzie (minimi garantiti). L’on. Conte ha presentato un’ottima e documentata relazione sulla situazione ippica, appoggiato dall’on. Giorgetti Sottosegretario al Ministero dell’Economia.(diretta televisiva su SKY canale 825. L’iter parlamentare prevede un tempo di circa 5/7 giorni per la votazione. Quando la legge sarà approvata dal Parlamento potremo affermare che i nostri sacrifici e le nostre sacrosante proteste hanno avuto il risultato auspicato. Fino ad allora dobbiamo tenere duro compatti e fermi nello stato di agitazione, perché la sopravvivenza è vicina . Spetterà poi ai tavoli tecnici mettere mano ad una ristrutturazione del settore che è indispensabile per guardare al futuro con certezze e sicurezze per tutto il comparto ippico. Intanto oggi il Ministero delle Politiche Agricole ha convocato per il 30 ottobre c. a. il Tavolo tecnico al quale sono invitati : il Ministero delle Finanze, i monopoli e i rappresentanti delle categorie ippiche. A breve ci sarà la convocazione del Tavolo tecnico presso il Ministero delle Finanze”.
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