Dal Mipaf: “mai firmata la transazione per i canoni televisivi”
 Luca Zaia (ministro Mipaf)
Dopo tante lotte e delusioni finalmente una buona notizia. Il Ministro per le politiche agricole e forestali, Luca Zaia, finalmente ha parlato di ippica, lo fa con una secca smentita sulla ventilata firma allo stralcio del bilancio Unire.
Quindi i famosi 80 milioni dovuti dalle agenzie ippiche per l’utilizzo del segnale televisivo, dopo il tentativo di stralcio, tornano prepotentemente fra i crediti Unire e non solo. Il Ministro, attraverso il portavoce Giampiero Beltotti, nello smentire la transazione garantisce un impegno affinché “questi soldi entrino effettivamente nelle casse dell’ippica, anziché rimanere di fatto virtualmente nei bilanci. Siamo qui per riformare, operazione fondamentale se si vuole sperare in un rilancio”. La notizia ci fa molto piacere perché è un intervento di chi ha le redini del nostro settore, e in un momento drammatico e senza speranze come questo, un interessamento sulla situazione potrebbe e dovrebbe porre rimedio allo sfacelo in atto. Restiamo in attesa del piano di ristrutturazione, confidando che il Ministro abbia dei consiglieri idonei che sappiano quante gambe ha un cavallo (!) per porre mano alla risoluzione di problematiche che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza dell’ippica. Speriamo anche che quanto proclamato avvenga con una certa celerità, perché al momento la gravità della situazione non può protrarsi a lungo, c’è il rischio che la terapia arrivi quando il paziente è morto o è in coma irreversibile. Tanto per chiarire e ribadire quanto vissuto dagli operatori ippici quotidianamente sulla loro pelle:
- l’Unire non paga i premi da marzo scorso, sono sei mesi di mancato introito e, come una qualsiasi attività, significa mettere in seria difficoltà o meglio nell’impossibilità di operare, di pagare, di portare i cavalli in pista; - I premi pagati dagli ippodromi di solito entro il 20 del mese successivo, da luglio hanno subito un ritardo di un mese che si protrarrà nei mesi a venire; - Dopo l’accordo a Roma del 13 agosto le società di corse si stanno regolando a loro piacimento, alcune tolgono le matinee, altre diminuiscono il montepremi, alcune entrambi contravvenendo a quanto sottoscritto, una tale disparità è inammissibile e riflette lo sbando generale e l’incapacità dell’Unire di gestire il settore in modo decente. L’unica cosa che dopo tante delusioni, avvilimenti, arrabbiature, sacrifici, scioperi, manifestazioni ci fa rialzare la testa e stare a guardare con attenzione i futuri cambiamenti sono le parole del Ministro Zaia “ il DOSSIER Unire è sul mio tavolo e lo voglio studiare a fondo”. Lo studi e lo analizzi Signor Ministro si renda conto in che modo scioperato i burocrati inamovibili ed i politicanti di turno hanno fatto del settore un terreno di favoritismi, di lauti stipendi, di interessi che nulla hanno a vedere con l’ippica. Già che vuole impegnarsi in questo studio, dia un’occhiata anche ai bilanci del nostro Ente ……chi cerca… trova!
G.R.
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