Botta e risposta tra Salvatore Minopoli e Gabriele Baldi sulle date della protesta. 
Gli allenatori e guidatori riuniti a Cesena hanno deciso: è inaccettabile correre a meno 38, dunque si parte con lo sciopero da lunedì prossimo.Non si placano le reazioni a catena sulla drastica riduzione del montepremi decisa dall’Unire. Anzi, in tema di scioperi siamo solo all’inizio. E proprio sulla necessità, o meno, di avviare la protesta ad agosto, registriamo un botta e risposta tra Gabriele Baldi e Salvatore Minopoli.Baldi dichiara ad Agipro “Va bene la protesta, ma niente sciopero ad agosto non conviene agli operatori”. Ma chissà, ci chiediamo noi, a chi conviene che gli operatori corrano a meno 38% non riuscendo nemmeno a coprire le spese di trasferimento per raggiungere gli ippodromi dai centri di allenamento. Chissà a chi conviene che di fatto passi il principio della riduzione del montepremi. Il momento è molto delicato. Si rischia davvero il tracollo e un passo falso potrebbe portare, involontariamente, a remare contro gli interessi delle stesse categorie. Bisogna fare attenzione a non farsi travolgere dalle solite spirali in cui per ambizione personale o per riesumare i soliti personaggi (toh chi si rivede: Mario Masini) che ci hanno condotto alla rovina, si rischia di affossare definitivamente il settore.Dicevamo che Baldi propone di rinviare la protesta a settembre. Ma Minopoli non è d’accordo. Ecco perché. LETTERA APERTA A GABRIELE BALDI “Gabriele Baldi ha scritto sul sito Anagt un bell’articolo dove porta una tesi accattivante: perché, si chiede, ci fermiamo ad agosto se la politica è in vacanza ed il 50% delle agenzie sono chiuse?Debbo rispondere, perché chiamato in causa come novello “Masaniello”: lo sciopero, caro Baldi, non si fa per danneggiare qualcuno (me lo vietano i miei principi cristiani), lo sciopero si fa solo perché già ad agosto con l’abbassamento dei premi non è possibile portare in pista i cavalli, né tantomeno spostarli da un ippodromo all’altro. Semplicemente questo. Che ci siano o no politici, siano aperti o chiusi l’Unire o le agenzie, il gioco non vale la candela. Caro Gabriele mi dici che bisogna usare il cervello: ebbene, per l’ 80% dei nostri colleghi il fermo sarà utile perché, a conti fatti alla fine si ritroveranno a fine mese con qualcosa in più nel portafogli, avendo risparmiato molte spese (viaggi, maniscalchi, medicinali, notturne,ecc.). Se ci fermeremo anche a settembre quando la vita tornerà normale, potremo fare le nostre richieste e suggerire le soluzioni avendo fatto constatare a chi di dovere, che senza le corse chi perde non siamo solo noi.Voglio anche chiarire che fermando le corse il 16, il sottoscritto rinuncia a partecipare al Premio Marche Montegiorgio con un cavallo che ha ottime chances, a riprova del mio disinteresse personale. Io a fermare le corse non guadagno niente, qualcuno, al contrario, ha interesse personale nel far correre: capito, caro Baldi? Mio buon amico, per concludere, tu sai che ho avuto la grande fortuna di convertirmi ai principi cristiani. Ci sono cose che vorrei ancora dirti ma che non si possono scrivere. Ma mi farebbe piacere parlarne con te in privato. Ne sarei felice."
Ma se il montepremi sarà ripristinato (sic!) a settembre, come ha assicurato Antonio Buonfiglio ad alcuni esponenti delle categorie, non si capisce il perché della riduzione delle dotazioni delle corse. Forse un abbaglio. Minopoli mette nel conto anche questo e corre ai ripari con una “Proposta alternativa”. PROPOSTA ALTERNATIVA “Di fronte alla disponibilità del Ministero ad attivarsi per trovare una soluzione alternativa, che dovrebbe richiedere una ventina di giorni per l’attuazione, i guidatori sono disponibili a spostare l’eventuale fermo delle corse alla fine di settembre, a patto che i premi restino invariati sino a quella data. Se nel frattempo vi saranno stati i correttivi promessi, tutto procederà regolarmente e si potrà discutere del futuro con calma. In caso contrario le corse dovranno fermarsi per lo sciopero e per mancanza di fondi”. Concordiamo con Salvatore Minopoli, se il sottosegretario del Mipaf, Antonio Buonfiglio, ha (non ci crediamo) davvero assicurato il ripristino del montepremi entro fine ottobre, perché il Mipaf non ha mosso un dito per evitare la diminuzione del 38% del montepremi ordinario dal quattro agosto. Parole, parole.. . solo parole. CESENA NON CI STA, PARTE LO SCIOPERO Da lunedì prossimo stop partenti a Cesena. Gli allenatori guidatori emiliano romagnoli stasera hanno deciso all’unanimità di fermare le corse, sollecitando i loro colleghi a fare altrettanto. Per la difesa della loro dignità professionale, per non accettare il principio della riduzione del montepremi, per chiarire una volta per tutte che i cialtroni non sono loro ma i fannulloni che vivono con i sacrifici di chi scende in pista e tutte le mattine si alza alle cinque. Ecco il comunicato di proprietari e guidatori.
“ Le sottoscritte associazioni di categoria emiliano – romagnole prendono atto della diminuzione del montepremi ordinario sceso a meno 38% (-15,30% su base annua) dal 6 agosto c. a., che di fatto mette a rischio la sopravvivenza del settore e dei 50.000 operatori che vi lavorano.Variazione del montepremi a ¾ di stagione in corso,nonostante le più volte conclamate assicurazioni di invarianza fatte dal ministro Di Castro e dai vertici UNIRE. Variazione che sancisce una discriminazione di trattamento. Mentre il montepremi dal 2004 ad oggi è diminuito del 30% ( da 275 a 194 milioni di euro),le entrate per gli ippodromi sono aumentate dai 114 milioni del 2004 ai 135 del 2007.Ancora peggio la situazione su materie decisive quali il doping e la giustizia sportivi. Le categorie non possono avallare la diminuzione del montepremi ed il degrado a cui è stata ridotta l’ippica grazie a gestioni politiche discriminanti, inefficienti ed incompetenti e si vedono costrette a :
DICHIARARE L’ASTENSIONE DALLE DICHIARAZIONI DEI PARTENTI DA LUNEDI’ 11 AGOSTO,NELLA CONVINZIONE CHE LA LORO RIVENDICAZIONE SIA TRAINANTE PER TUTTI I COLLEGHI. BASTA CON LE STRUMENTALIZZAZIONI. DECIDIAMO NOI DEL NOSTRO FUTURO ! “ G.R.
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