Montepremi, la protesta delle categorie scende in piazza.

Napoli getta la prima pietra e parte con lo sciopero, mentre la maggior parte delle delegazioni regionali di allenatori e guidatori del trotto si stanno coalizzando, decise questa volta ad andare fino in fondo: astensione dalla dichiarazione dei partenti a oltranza a partire dal 16 agosto, energiche manifestazioni di piazza e, non ultimi (nei limiti consentiti dalla legge), presidi autostradali sono tra le iniziative che si stanno prendendo in considerazione. La diminuzione del montepremi ordinario e le ultime decisioni adottate dal CdA dell’Unire non sono proprio andate giù alle categorie. D’accordo anche Upt e Fipt, proprietari del trotto. Se proprietari e allenatori continueranno a parlare tra loro, qualcosa di forte potrebbe venire fuori. Il problema sarà non farsi strumentalizzare dai poteri forti (tra meno di un mese andranno a bando le agenzie storiche), indirizzare la protesta verso l'affermazione e il sostenimento di un piano capace, da un lato, di tamponare la situazione, dall’altro, di raggiungere obiettivi (con sacrifici di tutte le componenti ippiche) in grado di offrire certezze. Quello che ancora manca, perché sia una protesta a tutto campo, è l’adesione del galoppo. Qui, infatti, non c'è ancora un pensiero conduttore che prevalga sugli altri e si continua con i soliti inutili slogan per riqualificare l’ippica, in cui si evidenzia una situazione tragica a cui nessuno però riesce a trovare rimedio. Il primo ad alzare la voce è Salvatore Minopoli, promotore dello rivolta partenopea. Questo il comunicato diffuso a nome di tutti i suoi colleghi
" Napoli, 03.08.08
Guidatori ed allenatori napoletani dopo aver constatato che l’Unire non ha nessun progetto per la riqualificazione dell’ippica, ma che si è limitata solo ad abbassare il montepremi sotto la soglia del sostenibile, non potendo più materialmente partecipare alle corse nelle condizioni attuali, hanno aderito tutti (tranne due su 120) senza distinzione di Associazioni al motivato documento del loro collega Salvatore Minopoli, nel quale si annuncia dal 16 agosto l'astensione a tempo indeterminato dalla dichiarazione dei partenti. Hanno firmato personalmente l’impegno in calce al documento già pubblicato sui siti ippici e, sabato 2 agosto, su Trotto Turf e sui siti ippici. Si augurano che il loro esempio venga seguito dai colleghi di tutt’Italia, invitandoli a riflettere che con l’ulteriore taglio del montepremi si correrebbe solo per gli Ippodromi, le Agenzie e l’Unire, mentre per proprietari, allenatori e guidatori aumenterebbero solo le spese. Il fermo delle corse è, purtroppo, l’unica ed ultima speranza per spingere l’Unire a formulare un piano organico per la riqualificazione del prodotto ippico.
Salvatore Minopoli (allenatore-guidatore)”
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