Commissariamento entro il mese, stop all’assistenzialismo e alle disfunzioni dell’Unire.
Commissariamento ufficiale entro il mese, stop all’assistenzialismo e trasparenza a tutti i livelli. Il neo ministro alle politiche agricole, Luca Zaia, ha intenzione di voltare pagina e dare nuova vita all’ippica e all’Unire. Partendo esattamente da quello che non funziona. Già l’avvio del suo mandato era stato promettente con poche parole e i fatti rinviati al termine delle consultazioni. E ora con questi tre, fondamentali punti da attuare nel futuro prossimo, Zaia si conferma uomo pratico e, soprattutto, fortemente motivato. Il Mipaf, in base a sue dichiarazioni, non ha alcuna intenzione di abbandonare l’ippica a se stessa. E a quanti, aggiungiamo noi, l’hanno finora gestita come fosse l’orto di casa. Dopo aver ascoltato attentamente dirigenti e categorie, Zaia si è fatto un’idea precisa di come procedere. Nei suoi progetti non sembrano trovare posto espressioni come “assistenzialismo” e “personalizzazioni”. “Se vorranno aiuti – ha dichiarato – gli ippodromi dovranno presentare un piano strutturale. Non abbiamo intenzione di abbandonare il settore ma bisogna chiudere con l’assistenzialismo”. Pugno di ferro anche sulle disfunzionalità croniche dell’Unire e sulle personalizzazioni. “Ognuno, a tutti i livelli, dovrà assumersi le proprie responsabilità. Se si è accelerato lo scioglimento del Cda è ovvio che qualcosa non funzionava”. Zaia non risparmia nessuno e va avanti come un treno. La sensazione è che si voglia tornare a gestire l’Unire come un ente e non come un carrozzone che traina solo zavorre distribuendo a piacere il denaro dei contribuenti. A questo punto non possiamo che condividere la nuova linea sperando di vedere risolti almeno i più grossi tra i tanti problemi che da tempo denunciamo e che hanno fortemente contribuito ad aggravare la già pesante crisi dell’ippica.
DOPING SU FANTINI E GUIDATORI: NORME E SANZIONI
Il 15 luglio partiranno i controlli delle sostanze proibite su guidatori e fantini. Oggi all’Unire incontro tra categorie, dirigenti dell’Ente e UnireLab. Per le corse al galoppo continuerà il solito consueto prelievo di urina a giornata su un fantino. Mentre per i guidatori è previsto un periodo sperimentale di tre mesi durante il quale ci saranno due prelievi completi a giornata. La sperimentazione si effettuerà negli ippodromi di Milano, Torino, Montegiorgio, Napoli e Siracusa. In aggiunta, saranno programmate giornate dedicate alla misurazione del tasso alcolemico che potrà essere effettuato anche in quegli ippodromi in cui non è pianificata la sperimentazione. La sanzione prevista in caso di superamento della soglia del tasso alcolemico consisterà nell’inibizione dal partecipare alle corse. Inoltre è prevista una sperimentazione a tappeto dei test Dat (Drug abuse test), al fine di verificare la loro effettiva applicabilità nell’ambito delle corse. Dopo i primi tre mesi si tireranno le somme e si procederà a una eventuale revisione del regolamento per il controllo delle sostanze proibite su guidatori e fantini. Resta ancora da stabilire (particolare non trascurabile) se guidatori e fantini possano essere considerati atleti: opzione fondamentale anche e soprattutto ai fini della valutazione, graduazione e individuazione delle sostanze proibite. Anche in questo caso, si tratta di un passo avanti verso la trasparenza. L’istituzione di questi controlli non può che contribuire a restituire credibilità all’ippica. Si spera solo che l’Unire trovi la forza per andare fino in fondo e che il progetto non si areni davanti alla prima difficoltà. O alla prima richiesta di favoritismi da parte dei soliti noti.
G.R.
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