Primi approcci con l’Unire, ma l’accordo è lontano.

Dopo lo sciopero nelle matinée che sta paralizzando i convegni in diversi ippodromi, oggi si sono avuti i primi approcci tra le categorie e l’Unire. Ma l’accordo che tutti auspicano resta ancora in alto mare. L’Unire, infatti, non è disposta ancora a modificare la circolare di programmazione 2008, che prevede anche la diminuzione del montepremi delle matinèe da 3.410 a 2.860 euro. Ieri riunione dei proprietari e guidatori a Bologna. Ecco le richieste per tornare a correre.
1) l’ufficializzazione dell’invarianza del montepremi 2008 rispetto al 2007; 2) il ripristino delle dotazioni delle matinèe a 3.410 euro decurtato a 2.860 dall’Unire con una recente delibera; 3) l’istituzione di un tavolo di concertazione per rivisitare il Regolamento doping, soprattutto per quanto concerne la responsabilità oggettiva dell’allenatore, i sistemi di prelievo e di trasporto, gli obblighi igienico sanitari delle società di corse. Domani (mercoledì) ancora astensione dei partenti nei convegni differenziati di venerdì (S.G.Teatino e Padova) e sabato (Roma, Follonica e Trieste). La situazione non è certo delle più rosee. Con la scusa di qualificare il prodotto corse, si continua ad avvantaggiare solo una parte delle categorie. Senza pensare ai sacrifici che ogni giorno sono chiamati a sostenere tutti gli altri. Questo tipo di politica sta esasperando proprietari e guidatori che mai come in questo momento sono decisi a non mollare e a far valere le proprie ragioni. BOTTE E MINACCE PER “CHIEDERE” IL PIZZO Un arresto all’ippodromo di Agnano. Ansa e Apcom lo hanno definito “pizzo pasquale”, evidentemente per la settimana in cui è stato chiesto. Fatto sta che quello che è accaduto all’ippodromo di Agnano, a Napoli, riapre vecchie ferite e timori mai sopiti. Stiamo parlando del tentativo di estorsione messo in atto da un pregiudicato di 42 anni, Mario Toller, finito poi in manette. Toller, detto “ O' Merluziello”, ritenuto vicino a organizzazioni criminali locali, si è recato all’ippodromo in compagnia della moglie per non destare sospetti. L’uomo ha prima minacciato e poi iniziato a picchiare Giuseppe Di Fusco, titolare della scuderia Tiro a Volo, pur di farsi consegnare i 20 mila euro richiesti. Ne è seguita una rissa nelle scuderie che ha coinvolto diverse persone e che ha causato l'intervento della polizia. L’episodio, già grave di per sé, assume un rilievo particolare in un periodo in cui l’ippica non gode certo dell’attenzione che merita. Né a livello centrale né da parte di chi è chiamato ai controlli. In questo quadro le forze dell’ordine, da sole, non potranno mai riuscire ad arginare le infiltrazioni malavitose. Occorrono la volontà di farlo e una rinnovata organizzazione per restituire a tutto l’ambiente il carisma di un tempo. G.R.
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