La scommessa è il mezzo, non il fine.

Le scommesse nazionali ippiche on line non stanno producendo gli esiti sperati. Anche se è troppo presto per trarre conclusioni definitive, tenendo presente che il primo e finora unico operatore a offrire il servizio ai propri clienti è stato Snai. E che gli altri concessionari devono ancora adeguare le proprie piattaforme. Da martedì mattina è stato possibile giocare sul sito Internetsnai.it. Lo schema per le scommesse online è analogo a quello degli altri prodotti. Per giocare in rete è necessario aprire un conto-gioco, depositare una somma e iniziare a scommettere con gli importi che andranno a scalare sul deposito. Eventuali vincite saranno accreditate sullo stesso conto. Il concessionario è tenuto a consentire al giocatore la stampa a titolo di promemoria dei dati della giocata con tanto di codice identificativo ad essa assegnato dal sistema centralizzato. Speriamo che a fine anno l’obiettivo di raddoppiare (dal 5 al 10%) la raccolta delle scommesse ippiche telematica sia raggiunto. Per ora i dati non sono incoraggianti. La tris al 7 marzo marca (rispetto al corrispondente mese 2007) un -26%. Peggio che in febbraio (-20,03%) e gennaio (-21,08%). Allarme rosso anche per quartè (-25,57%) e quintè (-21,26%). Per il quartè -29,10% in gennaio e -25,57% in febbraio, mentre il quintè per gli stessi mesi registra altri due segni negativi, – 21,31% e -19,24%. Come ha sottolineato anche Sergio Araldi sulle colonne di Trotto&Turf (clicca qui), le corse non sono solo una questione di numeri e non si possono considerare solo come “occasione di scommessa”. Se non riusciremo a qualificare il prodotto corsa con una conduzione degli ippodromi dinamica e meritocratica, la regolarizzazione dei contratti di lavoro, la trasparenza delle corse, l’ottimizzazione e la trasparenza dei bilanci Unire, continuando a sostituire alle genealogie dei cavalli, al loro stato di forma, alle capacità professionali delle persone numeri e combinazioni di numeri, saremo destinati a scomparire. E non potremo cercare responsabilità altrove, ma solo in quello che non abbiamo saputo fare. INTANTO DECOLLANO LE SCOMMESSE SPORTIVE
Mentre le categorie continuano a litigare con le altre componenti dell’ippica, mostrando tutta la loro impotenza, le scommesse sportive continuano a volare. In febbraio incassi record: 350 milioni giocati, con un incremento dell’82% rispetto allo stesso mese del 2007 (287 i milioni scommessi). Ferme invece a 210 milioni le scommesse ippiche contro i 227 del febbraio 2007, per un decremento pari a – 7.9%. Continuando a rifiutare il confronto con il libero mercato, a pontificare, a svenderci per un niente anche la rete distributiva più penetrante del mondo, sarebbe completamente inutile e anzi controproducente.
G.R.
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