In programma nuovo convegno a Follonica con il ministro Vannino Chiti. 
I partiti affilano le armi in vista dell’imminente tornata elettorale. E l’ippica, come ogni altro settore italiano, risente dell’influenza politica. In questo ambito sembra prendere sempre più piede l’interessamento dei partiti di tutta la sfera politica agli innumerevoli problemi che stanno attanagliando il comparto: questioni divenute col tempo di estrema gravità e che richiedono soluzioni pressoché immediate. Intanto resta nel mistero l’identità del politico che ha ricevuto nel loft del Pd Roberto Morsiani. Sappiamo, però, cosa è scaturito dall’incontro: entro marzo, molto probabilmente lunedì 25, si svolgerà a Follonica un convegno sul tema: “Ippica: un settore da rinnovare”. Tra i presenti, anche il ministro dimissionario per le Riforme istituzionali e capolista in Toscana, Vannino Chiti. Che Morsiani avesse la cartuccia in canna lo si sapeva: speriamo centri il bersaglio. MONTEPREMI: IL SEGNO MENO RESTA NELL’OMBRA La diminuzione del montepremi non è stata ancora ufficializzata. Anche se di fatto applicata. La maggior parte degli ippodromi, infatti, dal 1 marzo programmerà corse con un montepremi diminuito del 10-12 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il segno meno c’è, dunque, eccome. Ma nessuno sembra accorgersene. Quando le nostre categorie erano pronte per scendere in piazza, qualcuno ha preferito restare casa a criticare sostenendo che non era ancora tempo di protestare, che non c’era una ragione effettiva visto che la diminuzione del montepremi non era ancora ufficiale. Vorremmo sapere cosa pensano di fare ora queste persone. Forse niente. Come al solito. Come al solito, probabilmente, resteranno alla finestra a vedere cosa succede e, magari, a criticare chi si muove anche per loro. E’ certo che in pieno clima pre-elettorale nessuno vorrà mettere nero su bianco i numeri della crisi.
E questo significa una cosa sola: che il segno meno del montepremi peserà sul settore soprattutto negli ultimi mesi dell’anno, costringendo gli ippici a correre per un piatto di lenticchie.
G.R.
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