E IL PAGAMENTO DEI PREMI CONTINUA A FARSI DESIDERARE.

Fonti attendibili riferiscono che è quasi pronta la delibera relativa al corrispettivo tv dovuto dall’Unire alle società di corse. Nella fattispecie, i conguagli (dal 2005 ad oggi) tra la fascia minima (in cui attualmente sono inseriti tutti gli impianti ad eccezione di 5 strutture) e quella in cui ogni ippodromo è stato classificato in base ai parametri previsti dallo studio Deloitte, alla base delle convenzioni stipulate tra Unire e Società di corse. Convenzioni giudicate però irregolari dal Tar toscana (l’esecutività della sentenza è stata confermata dal Consiglio di Stato) che ha annullato tutti gli atti che costituiscono il presupposto delle convenzioni stesse. Inoltre, sembra che l’Unire stia lavorando affinché le personalizzazioni (clicca qui), promesse solo con lettere né datate né protocollate (e solo ad alcuni impianti), possano ricomparire sotto altro nome. Non c’è che dire: un’esaltazione della trasparenza.
Le società di corse (la maggior parte, checché se dica, con grosse difficoltà finanziarie) debbono percepire la giusta remunerazione per i servizi resi, ma è necessario riformulare una nuova convenzione e stabilire nuovi termini (meritocratici) di valutazione e remunerazione. Tenendo conto di una crisi che ora penalizza solo le categorie produttive. Intanto continuano a ritardare i pagamenti dei premi al traguardo erogati direttamente dall’Unire al trotto. Quelli del mese di dicembre sono ancora in lavorazione e non se ne vedrà la luce prima di metà marzo. Per gli operatori questo è senza dubbio un periodo nero. Da una parte le incertezze per il futuro, per gli investimenti, per i programmi, dettate da una gestione superficiale e inconcludente dell’Unire. Dall’altra i fondi assegnati senza che a questi corrisponda un reale miglioramento delle strutture che ne usufruiscono. Per non parlare delle promesse cadute nel vuoto e delle recenti ammissioni di impotenza da parte dei vertici. Nel mezzo il lavoro di tutti i giorni, da un ippodromo all’altro. Con la speranza che, per miracolo, qualcosa possa cambiare. In meglio.
SOCIETA’ DI CORSE, ECCO QUANTO PERCEPISCONO
Ma quanto percepiscono le società di corse? E quali sono le norme di remunerazione? L’Unire con le convenzioni sottoscritte da Panzironi – che hanno scadenze diverse (clicca qui) - retribuisce le società di corse in base ai seguenti corrispettivi: impianti, organizzazione corse, tv. 1) CORRISPETTIVO IMPIANTI (clicca qui): notevoli e incomprensibili le sperequazioni da ippodromo a ippodromo. Valutato a punti (ogni punto € 37.950 annuo) in base a un a classificazione stabilita dallo studio “Deloitte” – n. box disponibili e occupazione in giornate non di corse – superficie della pista – n. piste di allenamento – stagionalità - illuminazione (lumex) ecc.
2) CORRISPETTIVO PER ORGANIZZAZIONE CORSE: sul gioco esterno – (totale carico Unire):
Convegni ordinari (base annuale):
1,40% fino a € 20.000.000 1,60% da € 20.000.000 a € 80.000.000 1,80% da € 80.000.000 a € 140.000.000 2% oltre € 140.000.000
Convegni differenziati: abbattimento delle percentuali di cui sopra del 50%
sul gioco interno ( a carico Sogei e Unire)
80% del prelievo netto Unire ( prelievo netto: prelievo medio lordo Unire 29% - imposta unica circa 5%)
(a carico 37% del prelievo lordo Sogei per la raccolta gioco il resto a carico Unire per l’organizzazione delle corse) Le percentuali non cambiano per convegni ordinari o differenziati.
3) CORRISPETTIVO TV: per organizzazione e diffusione riprese televisive
I° fascia € 1.200 a giornata di corse ordinaria
II° fascia € 2.700 “ “ “ III° fascia € 3.900 “ “ “
Limitatamente agli ippodromi di rilevanza nazionale potrà essere riconosciuta, in considerazione dell’avanzata tecnologia degli impianti impiegati una fascia di eccellenza cui corrispondere un corrispettivo di € 4.500. Per i convegni differenziati gli importi di cui sopra sono abbattuti del 40%. La valutazione delle fasce dipende dai parametri previsti sempre dallo studio “Deloitte”. Attualmente, tranne 5 ippodromi, vengono pagati tutti in fascia minima, salvo conguagli. Attualmente la programmazione di Tris provoca alle società minori ricavi. Gli ippodromi sulla corsa Tris possono giocare, e quindi incassare, solo sul piazzato. Tutti gli altri giochi cosiddetti “Nazionali” (quindi Tris, Quartè, Quinte, Vincente e Accoppiata Nazionale) dipendono dai Monopoli e non concorrono a formare il montante del gioco esterno. Le Società di corse, con la firma delle convezioni, hanno anche ottenuto un impegno scritto dall’Unire al pagamento di una somma, variabile in base ai giochi, che potrebbe valutarsi in circa 3.000 euro a Tris. Finora nulla è stato liquidato o impegnato su questo fronte.
In questo caso l’impegno economico è notevole. Ma a questi impegni non corrispondono riscontri tangibili in relazione alla funzionalità delle strutture e alla capacità di allestire programmi di corse qualificati. In questo modo non solo ci si trova davanti a ippodromi sull’orlo del collasso (strutturale e organizzativo) ma si gettano soldi al vento.G.R.
REMUNERAZIONE SOCIETA' DI CORSE | anno | importi impegnati | diff. % | 2005 | € 110.994.682,00 | | 2006 | € 120.500.000,00 | 8,56% | 2007 ** | € 135.400.000,00 | 12,37% | | | | ** trattasi di corrispettivi conguagliati | non tutti di competenza del 2007 | | | |
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