Tg comitato 14.02.08: Protesta: ecco perché scendiamo in piazza

Data 14/2/2008 23:17:43 | Argomento: Unagt

Conto alla rovescia per la manifestazione di lunedì.


Il conto alla rovescia è partito.
La manifestazione che lunedì prossimo porterà gran parte del popolo dell’ippica a manifestare davanti alla sede dei Monopoli di Stato (P.zza Mastai 11) continua a riscuotere consensi.
Ma anche qualche critica.
Le ultime arrivano da Isabella Bezzera e Sandro Viani, rispettivamente  Presidenti Anac e Anact.
La prima (clicca  qui), pur condividendo le  motivazioni dell’Intercategoriale, non bastano tutti i pericolosissimi segnali negativi arrivati in questi ultimi mesi.
Il secondo ritiene che non vi siano interlocutori (e, se fosse, non sarebbe già questo un buon  motivo per protestare?) e adesioni rappresentative di tutto l’ambiente.
Nel documento scaturito dall’ultima Intercategoriale, le associazioni e i comitati organizzatori hanno risposto, punto per punto, alle critiche mosse, ribadendo la forte volontà di dimostrare che la gente dell’ippica è stanca di restare alla finestra a guardare i propri sforzi sacrificati sull’altare dell’incompetenza. E che i segnali arrivati sono più che sufficienti per temere il futuro.

Di seguito il comunicato  dell’Intercategoriale che oggi (giovedì) ha incassato le firme di una parte degli allevatori e dell’associazione nazionale fantini (Upt, Fipt, Unagt, Comitato Allevatori Trotto, Anagt Campania, Assogaloppo, Anf).

I Presidenti Anac e Anact, con  motivazioni diverse, hanno espresso contrarietà alla manifestazione del 18 febbraio. Isabella Bezzera condivide le motivazioni  dell’Intercategoriale, ma non partecipa alla  manifestazione  perché non è stata ancora ufficializzata la diminuzione del montepremi. Sandro Viani dissente perché, a suo avviso, manca l’interlocutore e il consenso di tutte le associazioni rappresentative del mondo dell’ippica.Ci permettiamo di esternare, sommessamente, alcune nostre considerazioni.

1) Al Presidente Anac (con cui speriamo di condividere in futuro un comune  percorso), chiediamo se

-          L’ammissione (ribadita al Presidente Upt in un secondo tempo)  del  17 gennaio scorso   presso l’Unire di Guido Melzi a Upt, Fipt, Unagt e Assogaloppo di non essere in grado di confermare il montepremi 2007 per il 2008 e quindi di mantenere le promesse  fatte di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro il 5 settembre scorso;

-          130 mila euro di minor prelievo al giorno rispetto al 2007 (5,5 milioni dal primo gennaio- 47,365 milioni di deficit su base annua) e  la mancata introduzione dei due campi principali nella rete dei corner ippici;

-          33 milioni di disavanzo finanziario nella bozza del bilancio di previsione 2008;

-          la mancata  ristrutturazione delle scommesse Quartè e Quintè, improduttive, costose, obsolete e quindi  inadeguate rispetto alle scommesse similari che si effettuano in altre nazioni;

-          il mancato ripristino di una scommessa nazionale alternativa al concorso totip soppresso dal 1° luglio 2007;

-          il perdurare dell’indecisione gestionale  dell’Unire e della disattenzione politica che hanno impedito trasparenza, qualità, regole certe, competenza specifica e lavoro regolare;

 non siano segnali sufficienti per mobilitarsi e difendere i nostri diritti prima che sia troppo tardi? O dobbiamo aspettare che tutto ci cada addosso?  Altro che schiaffi. I nostri volti sono ormai tumefatti.

2) Al Presidente Anact ricordiamo che: 

-          ad eccezione dell’Anact e di qualche altra associazione sotto i Monopoli sarà presente il 70% dell’ippica, tra cui il 100% dei proprietari del trotto e parte di quelli del galoppo, allenatori del trotto e del galoppo, allevatori del trotto e  fantini. Compresi  i  sindacati di categoria (Cgil, Cisl, Uil) che hanno preannunciato una solidarietà fattiva con la loro presenza alla manifestazione;

-          Quel 70%  che si è sempre battuto per il sostenimento del montepremi e che ha permesso di aumentarlo dai 175 proposti da Franco Panzironi (che non rimpiangiamo) ai 218,2 milioni appostati nel bilancio preventivo 2007;

-          Quella parte che ha dimostrato di avere competenza specifica, organizzazione e  numeri   per promuovere un movimento di proposta e di protesta in difesa della sopravvivenza dell’ippica;

-          Quella parte che è sempre stata solo al servizio degli interessi dell’ippica;

-          Il Governo ancorché per l’ordinaria amministrazione è comunque presente, i Monopoli sono comunque presenti e abilitati ad agire nelle disponibilità previste dalle leggi, l’Unire è comunque presente e abilitata ad agire nell’ambito delle prerogative ad essa assegnate. Oltre a questo ricordiamo di aver provveduto a chiedere incontri ai gruppi parlamentari che sono gli attori politici di oggi e, a prescindere da governo o opposizione, gli attori politici di domani.

Per questo il settore non può permettersi di rinunciare alla propria autonomia di pensiero e di azione, respingendo ogni tentativo di strumentalizzazione da qualsiasi parte provenga. 
Per questo i nostri sforzi di proposta, di protesta, di mobilitazione sono messi
(in sintonia con i lavoratori)  solo ed esclusivamente al servizio dell’ippica, evitando di immaginare l’acquisizione di possibili soluzioni da parte di pseudo - sponsor, dediti alla cura di interessi particolari  più che agli interessi generali dell’ippica.
Da un lato nello spirito di dare immediata risposta alle situazioni di emergenza palesemente riscontrabili e dall’altro avviando un’operazione di più ampio respiro tesa al consolidamento e rilancio dell’ippica, sostenendo questa richiesta con iniziative necessarie al conseguimento di tangibili risultati.

La
manifestazione di lunedì prossimo nasce da un lungo percorso nel quale, con tutti i mezzi a nostra disposizione, abbiamo tentato il coinvolgimento di tutti gli operatori ippici.
Il risultato dimostra l’
aggregazione che siamo riusciti a concretizzare e auspichiamo che anche quei pochi segmenti che ancora non hanno aderito possano nel prosieguo delle iniziative unirsi al movimento per dare forza alla soluzione di problemi reali che nessuno smentisce.

G.R.

 





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