Tg Comitato 7.1.08: Repubblica.it torna sul caso Infinitif

Data 7/1/2008 23:12:36 | Argomento: Unagt

DOPO INFINITIF QUALCUNO SI RICORDA CHE CI SONO DELLE REGOLE DA RISPETTARE.



Proseguono le inchieste ippiche di Repubblica it.
Questa volta Corrado Zunino (clicca  qui) va dritto sullo scandalo Infinitif e ogni volta che Repubblica, Gazzetta e Corriere dello Sport si occupano della questione appaiono sempre più chiare due cose: il vincitore del Derby di Roma non è un cavallo italiano e l’Unire non ha intenzione di intervenire con la sacrosanta radiazione.
Veniamo a sapere che Anact e Unire, per mezzo dei loro dirigenti o dipendenti, hanno spedito avvisi agli allevatori nei quali si ricorda di rispettare tassativamente i tempi nelle registrazioni dei cavalli al libro genealogico.

Termine
massimo è come ricordiamo il 31 dicembre dell’anno di nascita dei puledri.
Un termine che, nel caso Infinitif, è stato arbitrariamente spostato (da Dubois, dall’Anact e dall’Unire) dal 31 dicembre 2004 ai primi mesi del 2006, senza che sia stato preso alcun provvedimento.

NUOVA TRIS ALLA PROCURA DELLA DISCIPLINA

E’ di oggi la notizia che la Tris di Firenze del 31 dicembre scorso è stata deferita alla Procura di Disciplina Unire per ulteriori indagini sulla sua regolarità (clicca  qui).
L’episodio segue a ruota quello analogo avvenuto per la tris di Palermo: due nuove tegole che si stanno abbattendo su un’Unire provata da altre mille bordate e che contribuiscono a minare l’immagine, tutta da ricostruire, dell’ambiente ippico.

Non dimentichiamo infatti l’avvio ridotto della nuova rete di raccolta delle scommesse e i bilanci in rosso che tengono svegli gli operatori.

Sembrano invece dormire sonni tranquilli i dirigenti: gli unici che, invece, dovrebbero preoccuparsi seriamente di tutto quello che sta accadendo. 

LA PROTESTA FINISCE IN COMMISSIONE

Ha avuto un pesante epilogo la forma di protesta messa in atto dai proprietari torinesi per la scarsa dotazione del centrale del gennaio u.s. di soli 7.700 euro che è in netto contrasto con le promesse fatte a suo tempo dal Ministro De Castro e da Guido Melzi circa l’invariabilità del montepremi.
Il caso, che portò all’annullamento della corsa dopo il ritiro dei 9 cavalli partecipanti,  è stato infatti deferito alla Commissione di Prima Istanzaper l’applicazione di ulteriori provvedimenti”, oltre a quelli già adottati.

Se tanto rigore fosse applicato anche alle promesse mancate si respirerebbe di sicuro aria di giustizia.

G.R.





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