Una serie di documenti può cambiare il destino del Derby 2007. Pronta la battaglia legale se l’Unire non interviene subito.

Libri genealogici che fanno la spola tra Italia e Francia, corrispondenza tra i due Paesi con date tutte da verificare, certificati di esportazione a cui fanno eco ricorsi legali. E’ racchiusa in un vortice di documenti che fa girare la testa la storia di Infinitif e della sua famiglia. Una corsa che ora vale più di 355 mila euro. Perché tanto è il valore in denaro del primo premio del Derby 2007 e che adesso è sotto accusa da parte di nove proprietari dei finalisti: gli stessi che, venuti a conoscenza di possibili irregolarità in relazione all’iscrizione del cavallo al Registro Genealogico Italiano, hanno chiesto di poter accedere ai documenti sollecitando chiarimenti sull’effettiva nazionalità di Infinitif. L’ultimo sollecito è datato 12 novembre 2007. E ora i firmatari, in caso di ulteriore inerzia dell’Unire, entro la prossima settimana assumeranno attraverso il proprio legale tutte le iniziative giudiziarie che il caso consente, a partire dalla richiesta di provvedimenti giudiziari cautelari per impedire il pagamento del premio del Derby ad Infinitif, con ulteriore interessamento della Magistratura competente per l’accertamento di eventuali responsabilità. La battaglia legale è solo all’inizio, ma già si annuncia piena di colpi di scena. Su la Gazzetta dello Sport di oggi (sabato) viene pubblicato un articolo nel quale sembra proprio che Infinitif, in base alla documentazione fornita dall’Unire, non sia italiano, in quanto la madre Island Dream è stata registrata nel libro genealogico italiano solo nel 2006 e negli anni precedenti era solo in quello francese e non avrebbe mai potuto quindi avere figli allevati in Italia, come prevedono Disciplinare e Norme Tecniche del Libro Genealogico Italiano.ANACT: TEMPO LIBERO E MEMORIA CORTAIntanto si profila una lista alternativa“Melzi immobile e Mattii non fa nulla e percepisce circa 9 mila euro al mese”. E’ stato uno degli argomenti discussi oggi (venerdì) nella riunione indetta oggi a Padova dagli allevatori dimissionari. Presenti Caravita, Moscati e De Rossi. Assente il delegato Veneto e i Biasuzzi. Non ci stupisce che certe persone abbiano così tanto tempo libero, da dedicare intere riunioni a parlare di aria fritta. Essendo dimissionari, probabilmente, non hanno nient’altro da fare. Ci stupisce quanto sia corta la loro memoria. Sì, perché evidentemente quando parlano di immobilismo della gestione Melzi dimenticano un montepremi di 175 milioni salito a 218,2, i tre bilanci 2004 – 05 - 06 lasciati sospesi da Panzironi e approvati. Con qualche alto dirigente sempre pronto a perorare un montepremi a 175 milioni e uno sconto di 89 milioni alle agenzie ippiche per canoni tv mai pagati. Tralasciando il calendario 2007 con 180 convegni in meno, la ristrutturazione della tris, Hippofestival e le delibere di prossima pubblicazione, riguardanti programmazione tecnica 2008 e la riforma della giustizia sportiva. E, non ultimo, dimenticano che Mattii non lavora più all’Unire dall’agosto scorso. E’ dunque questo il programma della lista Viani? Attacchi a Melzi e Mattii, il recupero del premio allevatore delle differenziate e qualche altro punto pubblicato su Lo Sportsman? Non c’è dubbio, gli operatori adesso possono dormire sonni tranquilli: il futuro è assicurato.
Sull’altro fronte, intanto, sembra che Riccardo Targioni ci abbia ripensato e si profila una lista alternativa che prevedrebbe una formazione composta da Targioni, Presidente Carraretto e D’Angelo Vicepresidenti. La partita, quindi, non è affatto chiusa, domani le parti si confronteranno a Bologna (assemblea allevatori dell’Emilia Romagna) e il gioco delle candidature appare più vivo che mai. Non ci resta che restare a guardare come va a finire, in attesa della prossima puntata. G.R.
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