Anche questa sera Tris (Pescara) e Campionato delle 3 anni (Garigliano) ben oltre l’orario previsto. Queste cose succedono solo in Italia, se vogliamo essere ippica di Serie A dobbiamo migliorare.

In tutti gli altri principali Paesi ippici del mondo l’orario delle corse è sacro e si spacca il secondo o quasi. Se la nostra vuole diventare un’ippica di serie A dovrà imparare anche ad eliminare i ritardi, ma la strada è lunghissima, soprattutto se si prendono come esempio le notturne, che accumulano ritardi su ritardi. Anche questa sera i due principali avvenimenti (la tris di Pescara e il Campionato dei 3 anni al Garigliano) sono partiti quasi con una corsa di ritardo. Sembra un dettaglio, invece non lo è. Sembra che nessuno abbia interesse a prodigarsi, prima fra tutti l’Unire che qualche anno fa aveva abbozzato a sanzionare i ritardatari. Men che meno gli ippodromi. Forse perché raccattano qualche euro in più di scommesse. E neanche gli operatori che non sono mai stati responsabilizzati in tal senso. Si tratta di una questione di civiltà e di correttezza verso il pubblico e la gente che lavora.
Ma forse di questi tempi è chiedere troppo….. G.R.
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