Tg Comitato 19.7.07: Le categorie contro i “nostalgici”

Data 19/7/2007 19:51:00 | Argomento: Unagt

Malgrado le interrogazioni parlamentari pilotate e la voglia di restaurazione, la parte produttiva dell’ippica continua ad avere fiducia.




Le categorie dell’ippica, in una lettera inviata al Ministro Paolo De Castro (che riportiamo), esprimono il loro apprezzamento per la conduzione dell’Unire da parte di Guido Melzi, coscienti che il cammino è lungo e che c’è ancora molto da fare:


I politicanti & partners stanno cercando di riappropriarsi delle stanze dei bottoni dell’ippica, gettando falsi allarmi, rappresentando fatti, atti e dati assolutamente privi di riscontro nella realtà, criminalizzando coloro che lavorano nella prospettiva di un rilancio del settore senza nepotismi né riguardi per nessuno.
Preoccupa leggere in qualche interrogazione parlamentare –infarcita dei soliti clamorosi errori oggettivi di dati, evidentemente trasmessi da supporters o poco informati o in malafede-  che l’ippica costa troppo e lo Stato si impoverisce a forza di sovvenzioni e contributi a fondo perduto, e quindi il montepremi deve essere abbassato
.

Signor Ministro,  Lei sa, come tutti sanno anche se fingono di non saperlo o non ricordarlo, che l’ippica sarebbe stata in grado di autogestirsi comodamente e di incrementare gli introiti per l’Erario, se non fosse intervenuta la munifica panacea del Governo precedente, che, con la legge 200/03, ha regalato centinaia di milioni di euro alle agenzie ippiche –togliendoli al settore ippico- e  non ha saputo gestire la questione del segnale TV,  non riscuotendo  alle agenzie quasi novanta milioni di euro –che mancano alle casse dell’UNIRE-.
Allora, diciamo come stanno le cose, non dobbiamo ignorare la realtà.

Le categorie produttive ippiche, quelle che lavorano e danno lavoro, hanno apprezzato ed apprezzano la conduzione del Commissario Melzi, caratterizzata dalla trasparenza, dall’economia della spesa, dalla riqualificazione tecnica, dal rilancio, in una parola, dall’aver trasportato le corse dei cavalli dalla poltrona alla pista”
.

Evidentemente, per fortuna, c’è ancora chi rifiuta la logica del “si stava meglio quando si stava peggio”, gli orfani di Panzironi battono i pugni ma non hanno argomenti e gli amanti delle Slot Machines e delle sole scommesse sportive non riescono ad affossare del tutto un’ippica che nel panorama dei giochi e delle scommesse è l’unica che riesce a produrre qualcosa e a dare sostentamento autonomo ai propri addetti ai lavori.

Il settore anche se tra mille difficoltà comincia a dare segni di vita.

Sono state firmate le delibere relative ai bandi per la formazione di allievi guidatori trotto (effettuati sui singoli ippodromi di trotto e non paradossalmente a Pisa, in un centro allenamento di galoppo. Chissà pechè!), dei gentlemen e degli allenatori galoppo.
A dispetto delle cassandre il montepremi è confermato per una somma vicina ai 220 milioni e presto dovrebbero esserci novità anche sulla lotta al doping.
E le entrate, seppur in diminuzione, rispecchiano le previsioni dei bilanci, realistici quindi e non gonfiati come quelli della precedente gestione.

E l’ippica potrebbe stare molto meglio se non ci fossero i “gatto e la volpe” di turno, sempre pronti a depredarla.

G.R.





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