Un’agenzia vicina ai concessionari ippici annuncia Commissario Unire per il bilancio. Come spostare l’attenzione lontano dai veri problemi.
Oggi un’agenzia di stampa notoriamente vicina a Snai ha annunciato un possibile commissario Unire ad acta per il bilancio. Notizia totalmente priva di fondamento. Ma ogni pretesto è buono per fare fumo, cercare di destabilizzare e per allontanare l’attenzione dai propri problemi. Quelli delle agenzie ippiche, per esempio, riguardano i debiti mai pagati per minimi garantiti e quote di prelievo, che a tutt’oggi sono vicini ai 180 milioni di euro (senza contare i centinaia condonati dal passato governo sotto l’indifferenza dell’Unire), che sarebbero ovviamente benedetti per rimettere in sesto il settore in grave crisi per effetto di queste situazioni.
E i signori delle scommesse hanno anche un altro piccolo problema di 89 milioni di euro, e cioè i debiti per canoni Tv mai pagati, che Panzironi prima non aveva mai riscosso e poi cercato di cancellare attraverso un percorso accuratamente studiato, ma non ratificato dai ministeri vigilanti.
Forse Agicos si augura una gestione che, come per il passato, permetta ai concessionari ippici di accumulare debiti su debiti, che possa contare di consapevoli e inconsapevoli alleati in tutti quei personaggi che sui giornali e sui siti gettano fango a destra e a sinistra.
Poveracci, senza credito, costretti a cambiare continuamente padrone per tirare avanti.
La palla passa ora al ministero, al ministro De Castro, che deve più che mai garantire all’Unire quell’appoggio che ha concesso dopo tante esitazioni.
G.R.
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