Aams troppo impegnata a dare chiarimenti sul bando Superenalotto per occuparsi di ippica e capire come mai sabato un black-out abbia fatto annullare 54 corse. Ughi in soccorso dell'ippica. Siamo messi male!
 Maurizio Ughi
Fino a qualche tempo fa sembrava che potesse nascere una sorta di collaborazione tra Aams e Unire e invece gli ultimi fatti sembrano presagire un ritorno al "Grande Freddo" se non proprio una guerra. Oggi il Commissario Melzi si è lamentato sulle pagine del "Il Corriere dello Sport" per non aver ricevuto neanche una telefonata da Aams e/o da Sogei di spiegazioni per quanto accaduto sabato scorso con il black-out del sistema di accettazione delle scommesse che ha portato all'annullamento di 54 corse. Niente, nessuno. Così come nessuna nuova è arrivata dai Monopoli di Stato in merito alla partenza della nuova scommessa V7 che dovrebbe sostituire il Totip o in merito al nuovo canale Unire su Sky con i due campi in diretta che per partire ha bisogno che sia riveduta anche la normativa sulle scommesse che rende farraginoso il gioco sull'ippica nazionale negli ippodromi visto che difficilmente i corner possono "campare" con due sole tris al giorno. Il problema è che all'Aams sono tutti impegnati a rendere accettabile un bando di gara Super Enalotto stilato esclusivamente per pochi "eletti" che ha ricevuto dure critiche anche dall'autorità Garante del Mercato e della Concorrenza (leggi Antitrust) che in pratica ha bocciato la gara così come era stata predisposta. In più c'è sempre la vicenda delle Slot Machines modificate o non collegate alla rete a tenere sulle spine i capoccioni di Piazza Mastai. Se poi anche una vecchia volpe come il presidente Snai, Maurizio Ughi si è reso conto che occorre fare qualcosa per l'ippica, significa che siamo messi proprio male. Certo: proprio Ughi ha dichiarato che Aams dovrebbe "girare" all'Unire a titolo di risarcimento per la mancata partenza della nuova rete di accettazione del gioco, almeno un terzo dei 150 milioni di euro incassati nel quadro dei bandi di gara per le nuove agenzie e i nuovi corner ippici. Che Maurizietto sia stato illuminato sulla via di Damasco e abbia quindi deciso di scendere in campo in soccorso dell'ippica è poco credibile. Oltre che per transazioni o giochi finanziari, che possiamo solo immaginare, il Presidente di Snai potrebbe essere anche preoccupato che un'acuirsi della crisi dell'ippica possa portare meno persone a frequentare stabilmente le agenzie (si sa che chi scommette sul calcio fa la sua scommessa e se ne va, non si ferma in agenzia). Se la gente non si ferma in agenzia non è poi portata a ingannare l'attesa, tra una corsa e l'altra, magari giocando alle slot machines di cui oggi tutte le "sale" sono ben fornite. Ci avete mai pensato? Non si fa mai niente per niente! G.R.
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