Tg Comitato 6.7.07:gli allevatori del trotto rimpiangono Panzironi

Data 6/7/2007 23:59:00 | Argomento: Unagt

A sorpresa in arrivo una lettera in cui ignorano i danni del ragioniere imputando tutte le colpe a questa Unire. Gatta ci cova



Il burattinaio, anziché godersi il sole della riviera romagnola e passare i pomeriggi al bar dello sport, continua imperterrito nel tentativo di muovere i fili e manovrare leader dell’Anact che fino a qualche mese fa lottavano contro i disastri di Panzironi.
Voci attendibili riferiscono che l’Anact, in un comunicato stampa, denunci quella che considera una grande ingiustizia dell’Unire di Guido Melzi, e cioè il fatto che a fronte di un montepremi sceso a 220 milioni gli ippodromi continuano a guadagnare di più.
Noi vorremmo ricordare che i frutti della gestione Panzironi riguardo al montepremi sono arrivati alla fine dello scorso anno, quando il ragioniere sottoscrisse non solo un bilancio preventivo 2007 con  montepremi a 175 milioni  (clicca  qui), ma anche una lettera in cui dichiarava che, al 30 ottobre 2006, mancavano 30 milioni per coprire il fabbisogno finanziario degli ultimi mesi del 2006, che è stato ottenuto da questa Unire e non da quella che ha raso al suolo il settore. La diminuzione del montepremi 2007 ha riguardato tutte le voci di bilancio tranne il montepremi ordinario. Si è cercato quindi di non favorire nessuno, ma era impossibile abolire l’effetto delle nuove convenzioni con gli ippodromi, guarda caso firmate da Panzironi.
Alla luce di tutto ciò vorremmo chiedere ai leader degli allevatori (vecchi e nuovi, sembrano più o meno la stessa cosa) che cosa hanno detto quando Panzironi imperversava e quando proprietari e guidatori si opponevano alla sua politica tesa ad aumentare corrispettivi agli ippodromi, cancellare i debiti delle agenzie ippiche e diminuire il montepremi.
E adesso dopo 5 anni di una devastante politica che ha portato il settore ad un punto di quasi non ritorno, vorrebbero cancellare il passato con un colpo di spugna, dimenticandosi di un montepremi che era sceso a 175 milioni e che questa Unire ha faticosamente riportato a 220 milioni, tagliando tutti i rami secchi di un bilancio inattendibile 
Qualcuno forse farebbe meglio a riflettere, e a chiedersi se sta veramente difendendo una causa o si sta facendo bellamente strumentalizzare dal solito burattinaio stempiato e con gli occhi piccoli.

G.R.





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