Una delle ragioni del successo di un settore è la formazione, evidentemente all’ippica non interessa. Bellei, star a Firenze, centra il Duomo e l’Etruria.  Enrico Bellei
Un settore che non fa formazione dal punto di vista professionale è destinato nel tempo a morire. L’ippica è abituata a non farsi mancare nulla di tutto ciò che riveste aspetti negativi e allora ecco che del corso allievi di trotto non se ne sa più nulla. Da una parte forse è meglio così perché negli ultimi tempi si era riusciti a distruggere una delle poche cose che funzionavano, ovvero proprio i corsi allievi effettuati su base regionale. Oggi in base all’ultimo bando, fortunatamente sospeso, coloro che volessero avvicinarsi alla professione di guidatore dovrebbero pagarsi a loro spese un bel soggiorno di alcune settimane a Pisa, culla del galoppo. E gli allievi del trotto? Beh, loro dovrebbero trovare il modo di farsi trasportare all’ippodromo di specialità più vicino per poter effettuare prove pratiche, test e allenamenti. Davvero una bella pensata! Se lo scopo era quello di scoraggiare i giovani ad intraprendere questa professione, sicuramente l’obiettivo è stato centrato! L’Unire ha sicuramente tanti problemi e tante necessità impellenti, ma anche questa è una cosa alla quale bisognerà mettere mano e forse è più semplice a dirsi che a farsi. In attesa di altre brillanti idee, basterebbe ripristinare la situazione così come era qualche anno addietro. Sicuramente sarebbe migliorabile, ma nulla a confronto del disastro attuale! Enrico Bellei Superstar a Firenze, al rientro dopo un’indisposizione, con la vittoria di Algiers Hall nel Premio Duomo e quella di Ideale Luis nell’Etruria, mentre tra le femmine dell’Etruria Filly ha prevalso Ilias Ors. Complimenti a Filipp Roc e Davide Nuti che hanno tenuto alto l’onore dell’allevamento indigeno piazzandosi al posto d’onore dietro l’americano del tandem Ehlert-Bellei dopo corsa comunque dispendiosa.
G.R.
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